Per tutti i professionisti che detengono una Partita IVA le prestazioni di un commercialista sono necessarie, per via dell’elevata difficoltà di affrontare le pratiche fiscali legate a quest’onere. Il costo del commercialista è infatti una delle spese fisse per chiunque voglia entrare nella libera professione, poiché si possono delegare a tale figura i principali adempimenti fiscali.
Il suo compenso orientativo è disciplinato dall’Associazione Nazionale Commercialisti, mentre il d.d.l. Concorrenza obbliga a comunicarlo anticipatamente al cliente. Tuttavia, sulle tariffe di un commercialista sorgono svariati dubbi, tutti derivanti dal fatto che non esistano leggi che regolamentino dei costi fissi: essendo un libero professionista può richiedere prezzi differenti in base a mole, intensità e difficoltà del suo impegno. Proprio per tale ragione c’è da capire, effettivamente, quanto costa un commercialista per il regime forfettario?
L’importanza di un commercialista per i liberi professionisti
Quando si apre una Partita IVA, la figura del commercialista diviene d’estrema importanza nonché necessaria a svolgere quelle pratiche che, da soli, non si sarebbe in grado di affrontare. Questo avviene ad esempio in momenti delicati come la dichiarazione dei redditi, dove non tutti sanno quali costi detrarre dalle tasse.
Il commercialista è una figura professionale specializzata, in grado di seguire il proprietario di Partita IVA in tutte le procedure burocratiche e fiscali. Tra i suoi ruoli più importanti vi sono:
- Consulenza fiscale/tributaria
- Supporto organizzazione/riorganizzazione aziendale
- Adempimento compiti amministrativi
- Stima aziendale
- Contabilità e bilancio
- Pianificazione dichiarazione redditi
- Dichiarazione IVA e Irap
- Rappresentanza davanti organi tributari
Svolgendo queste attività, deve mostrare eccellenti doti comunicative e particolare attenzione ai dettagli e, nel farlo, deve orientare ogni sua attività al cliente. Lavorando in ambiente economico-fiscale sono poi necessarie elevate doti matematiche. Non devono mancare infine onestà e integrità nello svolgere il suo lavoro, nonché il rispetto per ogni suo assistito.
Anche nel regime forfettario, attualmente unico regime agevolato disponibile entrato in vigore con la Legge di Stabilità 2015 e valido dal 1 gennaio dell’anno successivo, la figura professionale del dottore commercialista è necessaria, al fine di avviare e mantenere correttamente la propria attività sul lato giuridico-fiscale.
Costo di un commercialista per il regime forfettario
E’ estremamente difficile calcolare l’esatto costo per la prestazione di un commercialista da unire alle spese della propria Partita IVA, poiché può essere variabile in funzione di diversi fattori:
- Categoria professionale
- Regime contabile
- Servizi svolti
- Mole di lavoro
- Difficoltà e tempistiche pratiche
- Consulenze private
Nonostante il regime forfettario presenti numerose agevolazioni, possono essere tanti i dubbi che sorgono sull’effettiva tariffa di un commercialista. Ciò avviene a causa dell’assenza di leggi che vi impongano dei costi fissi: essendo un libero professionista, il commercialista può decidere in totale autonomia i prezzi da presentare al pubblico adattandoli al suo impegno.
Tuttavia, in modo del tutto orientativo, le tariffe dei dottori commercialisti sono regolamentate dall’Associazione Nazionale Commercialisti e dal d.m. 140/2012. Inoltre, l’art.9 del d.l. 1/2012 permette che i prezzi finali possano essere decisi con legittimo accordo tra le parti, in forma scritta e/o verbale: il compenso viene pattuito al momento del conferimento dell’incarico.
Considerando la presenza di più clienti, lo stipendio medio di un commercialista italiano può aggirarsi intorno 35,734 euro annuali, con tariffa oraria di 18,00 euro.
Per una Partita IVA a regime forfettario, il prezzo orientativo può andare da un minimo di 572,56 euro annuali per i servizi essenziali (avvio ditta, dichiarazione redditi e IVA, bilanci e registro beni) fino a circa 1,746,24 euro annuali comprendendo anche servizi suppellettili (rilevamento ed eventuale chiusura ditta o elenco Intrastat per scambi, spedizioni e arrivi annuali). A questi costi vanno poi aggiunte le ore di consulenza privata, variabili in funzione delle pratiche da svolgere.
In ogni caso, per i preventivi delle prestazioni professionali, il d.l. 124/2017 (detto anche d.d.l. Concorrenza) ha stabilito l’obbligo per i commercialisti di comunicare anticipatamente al cliente la spesa complessiva dei servizi offerti, specificando:
- Livello di difficoltà
- Durata della prestazione
- Spese suppellettili
In merito a ciò, molti commercialisti possono presentare anche pacchetti in abbonamento, mettendo a disposizione servizi su misura in base alle esigenze giuridico-fiscali dei clienti. Altri ancora, in alternativa, danno la possibilità di abbattere i costi offrendo servizi prettamente per via telematica, attraverso consulenza Skype o piattaforme con assistenza in chat; in questo caso sono richieste alte competenze informatiche.
Come valutare l’offerta migliore?
Ponendosi la domanda ‘quanto costa un commercialista per il regime forfettario?‘ si può arrivare alla conclusione che, come avviene con la maggior parte dei prodotti finanziari, non esiste una formula adatta a ogni Partita IVA bensì sarà l’accortezza del cliente a determinare l’effettiva convenienza.
Ogni alternativa va, infatti, attentamente valutata in funzione delle proprie necessità imprenditoriali, poiché i costi di un commercialista sono altamente variabili a seconda di:
- Propria categoria professionale
- Regime fiscale scelto
- Servizi di cui si necessita
- Difficoltà e tempistiche delle pratiche
- Numero di ore di consulenza privata
Sebbene vi siano delle norme che dichiarino le tariffe medie per i dottori commercialisti, lo fanno in modo prettamente orientativo e non ne esiste una regolamentazione precisa: tale professionista può organizzare i costi a sua discrezione equiparandoli al suo impegno, con la possibilità di deciderli di comune accordo con il cliente nel momento in cui viene accettato l’incarico. Necessario in questo caso comunicare anticipatamente l’importo dovuto, come stabilito dal d.d.l. Concorrenza.
Quella del commercialista è tra le libere professioni più redditizie d’Italia, con uno stipendio annuale uguale o addirittura maggiore al 200% di quello medio dei professionisti nazionali. Questo avviene anche grazie all’importanza che questa figura professionale rappresenta per gli ambienti imprenditoriali.
A conti fatti, le prestazioni del commercialista sono necessarie per affrontare tutte le pratiche legate alla Partita IVA, che risulterebbero estremamente difficili qualora non si abbiano le conoscenze necessarie. Qualora non si avesse la sua consulenza, si potrebbero commettere errori o inviare dichiarazioni errate al fisco; in caso contrario, si potrà contare sull’affidabilità e la competenza di un professionista, capace di togliere ogni dubbio e alleggerire la propria mole di burocrazia.