eToro: Guida alla Dichiarazione dei Redditi per Broker non Europei

Questo rapporto fornisce una guida dettagliata e passo passo per la corretta dichiarazione dei redditi in Italia delle operazioni finanziarie e delle attività detenute tramite la piattaforma eToro. La natura internazionale di eToro impone al contribuente italiano specifici adempimenti fiscali, la cui comprensione è fondamentale per garantire la conformità e prevenire sanzioni.

I. Introduzione: Il Regime Fiscale di eToro in Italia

La gestione fiscale degli investimenti online, in particolare con broker esteri come eToro, richiede una comprensione approfondita delle normative italiane. A differenza degli intermediari finanziari con sede in Italia che operano come sostituti d’imposta, eToro non adempie a tale funzione, ponendo l’intero onere della dichiarazione fiscale sul contribuente.

eToro e il Regime Dichiarativo: Cosa Significa per Te

eToro è un broker con sede a Cipro e non agisce come sostituto d’imposta in Italia. Questa caratteristica colloca l’utente italiano di eToro nel cosiddetto “regime dichiarativo”. In pratica, ciò significa che la responsabilità di calcolare, dichiarare e versare tutte le imposte dovute sulle attività finanziarie e i redditi generati tramite la piattaforma ricade interamente sull’investitore.

Questa condizione implica un onere di conformità significativamente maggiore per il contribuente. A differenza di quanto avviene con gli intermediari finanziari italiani, dove gran parte degli adempimenti fiscali è gestita automaticamente (regime amministrato), l’utente di eToro non può fare affidamento sul broker per il calcolo o il pagamento automatico delle imposte. È quindi indispensabile che l’investitore comprenda le complesse normative fiscali italiane, tracci meticolosamente tutte le transazioni (spesso condotte in valuta estera), applichi i tassi di cambio corretti (quelli della Banca d’Italia) 1, classifichi correttamente i diversi tipi di reddito e compili con precisione le varie sezioni del Modello Redditi PF. La necessità di una guida passo passo per l’utente, come richiesto, riflette proprio questa complessità e la potenziale difficoltà nel navigare autonomamente tra gli obblighi fiscali. La mancata o errata esecuzione di questi passaggi può esporre il contribuente a sanzioni considerevoli, che possono variare dal 3% al 15% del valore non dichiarato per il Quadro RW omesso, e dal 90% al 180% delle imposte dovute per redditi non dichiarati, con un possibile aggravamento fino al 240% per i redditi esteri.

Panoramica delle Imposte Applicabili

Le operazioni effettuate su eToro possono generare diverse tipologie di reddito e attività finanziarie, ciascuna soggetta a specifiche aliquote e modalità di tassazione secondo la normativa italiana. Comprendere queste distinzioni è il primo passo per una dichiarazione corretta.

Le principali imposte applicabili includono:

  • Imposta sostitutiva del 26%: Questa aliquota si applica generalmente a plusvalenze (capital gains), interessi e dividendi derivanti da strumenti finanziari come azioni, CFD (Contract for Difference), Forex, valute, opzioni e futures.1
  • Imposta sostitutiva del 12,50%: Specificamente per i proventi (plusvalenze e interessi) derivanti da ETF che investono in titoli di Stato dell’Unione Europea.7
  • IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche): I profitti generati da ETF non armonizzati (ovvero non conformi alla normativa UCITS) sono tassati secondo gli scaglioni IRPEF ordinari, che variano dal 23% al 43% a seconda del reddito complessivo del contribuente.2 Questi redditi si sommano agli altri redditi imponibili, come quelli da lavoro dipendente o autonomo.2
  • Imposta sul Valore delle Attività Finanziarie Estere (IVAFE): Si tratta di un’imposta patrimoniale pari allo 0,2% (due per mille) del valore delle attività finanziarie detenute all’estero.1 Il calcolo si basa sul valore delle attività al 31 dicembre dell’anno di riferimento ed è ragguagliato ai giorni di detenzione.10 Per i conti correnti esteri, l’IVAFE è un importo fisso annuale di 34,20 Euro, dovuto se il saldo medio supera i 5.000 Euro.7 L’imposta non è dovuta se l’importo calcolato è inferiore a 12 Euro.12
  • Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC): Introdotta a partire dal 2024, questa è una nuova imposta patrimoniale specifica per le criptovalute, anch’essa pari allo 0,2% (due per mille) del valore totale delle criptovalute detenute.1 Analogamente all’IVAFE, non è dovuta se l’importo calcolato è inferiore a 12 Euro, il che si verifica se il valore finale delle cripto-attività su eToro è inferiore a 6.000 Euro.12 Questa imposta deve essere dichiarata nel Quadro RW.12

La tassazione delle criptovalute, in particolare, ha subito recenti modifiche legislative, rendendo questo un tema in continua evoluzione. Le plusvalenze da criptovalute, se superano i 2.000€, sono soggette a un’imposta sostitutiva del 26% dal 2023, e la nuova imposta patrimoniale (IC) è stata introdotta dal 2024.2 Questa evoluzione normativa implica che i contribuenti devono rimanere costantemente aggiornati o affidarsi a professionisti, poiché le interpretazioni e le aliquote possono cambiare rapidamente. La complessità e la dinamicità di queste regole aumentano il rischio di errori e sanzioni, rendendo ancora più cruciale una guida dettagliata e aggiornata.

Per una chiara sintesi delle aliquote e dei quadri di riferimento, si rimanda alla seguente tabella:

Tabella 3: Riepilogo Tassazione Principali Strumenti eToro in Italia

Tipo di Strumento/RedditoAliquota FiscaleQuadro di RiferimentoNote
Plusvalenze (Azioni, CFD, Forex, Opzioni, Futures)26%RTRedditi Diversi
Plusvalenze (Criptovalute)26%RT (Sez. II-B)Se superano €2.000
Dividendi, Interessi, Cedole26%RMRedditi di Capitale
Proventi ETF Armonizzati26%RMRedditi di Capitale
Proventi ETF Non Armonizzati23%-43% (IRPEF)RL (o RM per alcune casistiche)Si sommano agli altri redditi
IVAFE (Attività Finanziarie Estere)0.2%RWImporto fisso €34.20 per c/c > €5.000 giacenza media. Non dovuta se < €12.
Imposta Cripto (IC)0.2%RWNon dovuta se < €12 (valore finale cripto < €6.000).

Questa tabella è preziosa perché offre una panoramica immediata e comparativa delle diverse aliquote e dei quadri di riferimento per le varie tipologie di reddito e strumenti negoziati su eToro. La sua utilità risiede nella capacità di ridurre la complessità percepita e di fungere da rapido riferimento, aiutando il contribuente a inquadrare le proprie operazioni prima di addentrarsi nei dettagli della compilazione dei moduli fiscali.

II. Preparazione: Documentazione Necessaria da eToro

Prima di procedere con la compilazione della dichiarazione dei redditi, è indispensabile raccogliere la documentazione necessaria direttamente dalla piattaforma eToro. È cruciale comprendere la natura di questi documenti e le loro limitazioni ai fini fiscali italiani.

Come Scaricare l’Estratto Conto e il Rendiconto Fiscale di eToro (Passo Passo)

eToro mette a disposizione due tipi principali di documenti che possono essere utili per la dichiarazione: l’Estratto Conto (Account Statement) e il Rendiconto Fiscale (Tax Report).

Estratto Conto (Account Statement)

L’Estratto Conto è un registro completo di tutte le attività di investimento sul conto eToro e può essere generato su richiesta per un periodo di tempo selezionato.15 Per scaricarlo:

  1. Accedere al proprio conto eToro reale, assicurandosi di non utilizzare il conto demo.16
  2. Dalla versione web di eToro, cliccare su “Impostazioni” (⚙️) nel menu a sinistra, quindi su “Conto”. Nella sezione “Documenti”, cliccare su “Visualizza” accanto a “Estratto conto”.15 In alternativa, dal “Portafoglio”, selezionare “Cronologia” e poi cliccare sull’icona con tre righe e la rotella in alto a destra per selezionare “Estratto conto”.16
  3. Scegliere l’intervallo di tempo desiderato. È possibile selezionare “Ultimo anno” per l’anno fiscale più recente o “Personalizzato” per specificare un intervallo di date per gli anni precedenti.16
  4. Cliccare su “Crea” per generare il rapporto.
  5. Una volta disponibile, cliccare sull’icona “XLS” per scaricare il file in formato Excel.15 È fondamentale ottenere una copia dell’estratto conto in formato Excel per ogni anno fiscale da elaborare, inclusi gli anni precedenti, per una corretta rielaborazione dei dati.16

L’estratto conto include diverse sezioni utili, come il riepilogo delle posizioni chiuse (con dettagli su tipo di strumento, spread, profitto/perdita e codice ISIN), l’attività del conto (depositi, prelievi, aperture/chiusure posizioni, commissioni), i dividendi (con informazioni sulla ritenuta alla fonte) e un riepilogo finanziario che mostra profitti/perdite, commissioni e spese.15

Rendiconto Fiscale (Tax Report)

Il Rendiconto Fiscale è un servizio premium offerto da eToro, generalmente disponibile per i membri del Club eToro (livello Silver o superiore) e per alcuni clienti Bronze in paesi specifici.18 Per scaricarlo:

  1. Andare alle “Impostazioni del conto” (⚙️), quindi su “Conto”.
  2. Nella sezione “Documenti”, cliccare su “Visualizza” accanto a “Rendiconto fiscale”.18
  3. Il rendiconto fiscale viene rilasciato in prossimità delle scadenze fiscali di ciascun paese eleggibile (per l’Italia, generalmente a giugno).26

Differenze tra Estratto Conto e Rendiconto Fiscale: Quale Usare e Perché

È cruciale comprendere che né l’Estratto Conto né il Rendiconto Fiscale di eToro sono documenti “pronti all’uso” per la dichiarazione dei redditi italiana, e la loro interpretazione richiede attenzione.

  • Estratto Conto: Tutte le cifre presenti nell’Estratto Conto sono espresse in USD.27 Questo documento non è un estratto conto fiscale e, pertanto, le informazioni in esso contenute devono essere rielaborate per il calcolo del reddito imponibile secondo la normativa italiana.1 La rielaborazione implica la conversione di tutte le operazioni in Euro utilizzando i tassi di cambio giornalieri della Banca d’Italia.1
  • Rendiconto Fiscale: Questo documento tenta di facilitare la dichiarazione prendendo le informazioni dall’Estratto Conto e calcolando la parte imponibile delle tasse in base alle leggi del paese di residenza del contribuente.28 Le cifre sono mostrate in Euro, convertite utilizzando i tassi di cambio giornalieri USD/EUR.27 Inoltre, il rendiconto fiscale applica metodi di calcolo delle plusvalenze come “Last In, First Out” (LIFO) o la media ponderata, a seconda del tipo di asset, come richiesto dalla normativa locale.7 Nonostante ciò, eToro stesso specifica che il rendiconto fiscale è “strettamente a scopo informativo” e “non è inteso come dichiarazione fiscale o come sostituto di consulenza legale”, raccomandando vivamente di verificarlo con un consulente fiscale.7

La necessità di rielaborazione indipendente dei dati è un aspetto fondamentale. Poiché nessuno dei documenti forniti da eToro è direttamente utilizzabile per la dichiarazione italiana, l’utente deve autonomamente convertire le valute con i cambi corretti, applicare i metodi di calcolo appropriati (LIFO per la maggior parte degli asset, media ponderata per fondi di investimento 7), e distinguere tra costi detraibili e non detraibili.1 Questa rielaborazione è intrinsecamente complessa e richiede competenze specifiche. La difficoltà di questo processo spinge molti contribuenti a ricorrere a soluzioni esterne. Servizi specializzati in fiscalità del trading e delle criptovalute (come Divly o Tasse Trading) diventano quasi indispensabili. Questi servizi offrono report fiscali dettagliati e personalizzati per l’Italia, specificando gli importi esatti da dichiarare e dove inserirli nei moduli.1 Questo evidenzia un mercato di servizi di supporto fiscale che colma efficacemente il divario di conformità lasciato dal regime dichiarativo dei broker esteri.

III. Guida Passo Passo alla Compilazione del Modello Redditi PF

Il Modello Redditi PF è lo strumento principale per la dichiarazione dei redditi in Italia per chi opera con eToro. Questo modello si compone di diversi quadri, ciascuno destinato a specifiche tipologie di reddito o attività.

A. Quadro RW: Monitoraggio Fiscale e Imposte Patrimoniali Estere

Il Quadro RW è dedicato al monitoraggio fiscale delle attività finanziarie e degli investimenti detenuti all’estero, nonché al calcolo e versamento delle imposte patrimoniali estere (IVAFE e Imposta Cripto).

Obbligo di Dichiarazione e Soglie Rilevanti

Il conto eToro, essendo un conto trading estero con sede a Cipro, deve essere sempre dichiarato nel Quadro RW del Modello Redditi PF.1 Questo obbligo sussiste indipendentemente dagli importi investiti, dal realizzo di plusvalenze o minusvalenze, o dalla movimentazione del conto durante l’anno.1 L’obbligo di monitoraggio fiscale permane anche se non sono stati prodotti redditi o se il conto non è stato movimentato.1

Per i conti correnti e i libretti di risparmio detenuti all’estero, l’obbligo di monitoraggio scatta se il valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta supera i 15.000 Euro, anche per un solo giorno.4 Tuttavia, se l’IVAFE è dovuta (ovvero se la giacenza media annuale supera i 5.000 Euro), il quadro RW deve essere compilato a prescindere dal valore massimo raggiunto.4

Il Quadro RW è un cruciale strumento di monitoraggio fiscale per l’Agenzia delle Entrate. L’Agenzia riceve dati sui conti finanziari detenuti all’estero da soggetti residenti in Italia tramite lo scambio automatico di informazioni (Common Reporting Standard – CRS) con gli Stati partner.4 Questo significa che le autorità fiscali sono già a conoscenza dell’esistenza dei conti e delle movimentazioni su piattaforme come eToro, riducendo drasticamente la probabilità che un’omissione passi inosservata. La compilazione del RW permette all’Agenzia di incrociare questi dati con quelli dichiarati dal contribuente. Anomalie o omissioni nel Quadro RW sono tra le principali cause di lettere di compliance e avvisi di accertamento.4 La mancata o errata compilazione, anche in assenza di imposte evase, può scatenare sanzioni significative, dal 3% al 15% del valore delle attività non dichiarate (fino al 30% per conti in paradisi fiscali) 4, e può raddoppiare i termini di accertamento fiscale.6 Pertanto, la corretta compilazione del Quadro RW non è solo un obbligo legale, ma una fondamentale misura preventiva contro futuri contenziosi fiscali.

Compilazione Dettagliata del Quadro RW per Cripto-attività e Altri Strumenti

La compilazione del Quadro RW richiede l’inserimento di dati specifici per ogni tipo di attività finanziaria detenuta.

Per le Cripto-attività (dal 2023):

Si compila una riga per le cripto-attività detenute, seguendo i seguenti campi 12:

  • Campo 1 (Codice Titolo di Possesso): Selezionare “1 – Proprietà” per indicare la piena proprietà degli asset.
  • Campo 2 (Tipo Contribuente): Lasciare questo campo vuoto.
  • Campo 3 (Codice Individuazione): Selezionare “21 – Crypto-attività” per specificare il tipo di asset.
  • Campo 4 (Codice Stato Estero): Lasciare vuoto, in quanto questo campo non si applica alle criptovalute.
  • Campo 5 (Quota di Possesso): Inserire “100%” se si è l’unico proprietario delle criptovalute.
  • Campo 6 (Criterio Determinazione Valore): Selezionare “1 – Valore di Mercato” per dichiarare il valore di mercato degli asset.
  • Campo 7 (Valore Iniziale): Registrare il valore del portafoglio di criptovalute all’inizio dell’anno o al momento dell’acquisto durante l’anno.
  • Campo 8 (Valore Finale): Riportare il valore finale del portafoglio di criptovalute alla fine dell’anno, includendo il valore di eventuali asset venduti o ceduti durante l’anno.
  • Campo 10 (Giorni (IVAFE – IC)): Indicare la media ponderata del periodo di detenzione delle criptovalute, considerando tutti gli acquisti, le vendite e le detenzioni durante l’anno.
  • Campo 14 (Codice): Se sono state realizzate plusvalenze tassabili su eToro, selezionare “3 Compilazione Quadro RT” per la loro dichiarazione.
  • Campo 33 (Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC)): Inserire l’importo calcolato allo 0,2% del valore totale del portafoglio cripto, aggiustato per il periodo di detenzione.
  • Campo 34 (IC Dovuta): Inserire l’imposta dovuta per l’IC, tenendo conto di eventuali deduzioni o crediti d’imposta applicabili. L’imposta non è dovuta se l’importo calcolato è inferiore a 12 Euro.12

La seguente tabella riassume i campi chiave per la compilazione del Quadro RW per le cripto-attività:

Tabella 1: Riepilogo Campi Quadro RW per eToro (Cripto-attività)

CampoNome CampoIstruzioni Specifiche per eToro (Cripto-attività)Riferimento
1Codice Titolo di Possesso1 – Proprietà12
2Tipo ContribuenteLasciare vuoto12
3Codice Individuazione21 – Crypto-attività12
4Codice Stato EsteroLasciare vuoto (non applicabile)12
5Quota di Possesso100%12
6Criterio Determinazione Valore1 – Valore di Mercato12
7Valore InizialeValore portafoglio cripto inizio anno/acquisto12
8Valore FinaleValore portafoglio cripto fine anno (incl. vendite)12
10Giorni (IVAFE – IC)Media ponderata periodo di detenzione12
14Codice3 Compilazione Quadro RT (se plusvalenze)12
33Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC)0,2% del valore totale portafoglio cripto12
34IC DovutaImposta dovuta (al netto di deduzioni/crediti)12

Questa tabella è estremamente utile in quanto agisce come una “checklist” visiva e pratica per la compilazione di una sezione cruciale della dichiarazione. La sua chiarezza riduce la possibilità di errori di compilazione e rende il processo meno gravoso per l’utente, che può semplicemente seguire le indicazioni campo per campo, specialmente per le cripto-attività, la cui normativa è più recente e specifica.

Per Altri Strumenti Finanziari (Azioni, CFD, ETF, ecc.):

Le attività finanziarie estere da cui derivano redditi di capitale o redditi diversi devono essere sempre indicate nel Quadro RW.13 Per i titoli, la compilazione prevede l’inserimento di una casella per ogni tipo di asset, identificato dal “Codice individuazione bene” (Campo 3), basandosi sui subtotali forniti dal rendiconto fiscale di eToro.7 Per i conti in contanti, è necessaria una casella per ogni singolo conto.7 L’IVAFE viene calcolata sul valore dell’attività al 31 dicembre, ragguagliata ai giorni di detenzione.10

Calcolo e Versamento dell’IVAFE e dell’Imposta sul Valore delle Cripto-attività (IC)

L’IVAFE è calcolata allo 0,2% (2 per mille) del valore delle attività finanziarie.1 Per i conti correnti, l’importo fisso di 34,20 Euro si applica se la giacenza media supera i 5.000 Euro.7 L’Imposta Cripto (IC) è anch’essa dello 0,2% del valore delle cripto-attività.12

Il versamento di queste imposte si effettua tramite il Modello F24, utilizzando codici tributo specifici. Ad esempio, il codice 4043 è utilizzato per il saldo dell’IVAFE.31

B. Quadro RT: Plusvalenze e Minusvalenze Finanziarie

Il Quadro RT è la sezione della dichiarazione dei redditi italiana dove vengono dichiarate le plusvalenze (e le minusvalenze) derivanti da attività finanziarie, inclusi i profitti dalla vendita di criptovalute e i redditi derivanti dal loro possesso, come le ricompense da staking.12

Cosa Dichiarare

Il Quadro RT deve includere i profitti dalla vendita, dallo scambio o dallo staking di criptovalute.12 Vi rientrano anche le plusvalenze generate da altri strumenti finanziari come azioni, CFD, Forex, opzioni e futures.2

Soglie di Rilevanza per le Cripto-attività

A partire dal 2023, se i redditi derivanti dalle criptovalute su eToro superano i 2.000€ nel periodo d’imposta, il contribuente è tenuto a compilare il Quadro RT.12 Questa soglia si applica ai profitti da vendita, scambio o staking di criptovalute.12 È altrettanto importante dichiarare le perdite (minusvalenze) se superano i 2.000€, poiché ciò consente di compensarle con future plusvalenze, riducendo il carico fiscale negli anni successivi.12

Compilazione Dettagliata della Sezione II-B (Cripto-attività) e Sezione II-A (Altri Redditi Diversi)

La corretta compilazione del Quadro RT richiede l’inserimento di dati specifici nei righi pertinenti.

Sezione II-B (Plusvalenze derivanti dalla cessione di cripto-attività):

Questa sezione è specificamente dedicata alle cripto-attività realizzate a partire dal 1° gennaio 2023, per le quali è dovuta l’imposta sostitutiva del 26%.12

  • RT31 – Totale dei corrispettivi: Riportare il totale dei proventi derivanti dalle vendite di criptovalute e qualsiasi ricompensa da staking o altro reddito guadagnato su eToro durante l’anno fiscale.12
  • RT32 – Totale dei costi o dei valori di acquisto: Registrare il totale dei costi di acquisizione, incluso il prezzo d’acquisto originale delle criptovalute.12
  • RT33 – Differenza positiva/negativa:
    • Nella Colonna 2, indicare la plusvalenza (se positiva e non inferiore a 2.000 Euro).
    • Nella Colonna 1, indicare la minusvalenza (se negativa e superiore a 2.000 Euro).14
  • RT34 – Minusvalenze degli anni precedenti: Indicare le minusvalenze pregresse da cripto-attività che si intendono portare in compensazione con le plusvalenze dell’anno corrente.14
  • RT36 – Risultato: Questo rigo mostra il risultato della differenza tra la plusvalenza positiva di RT33 (Colonna 2) e le minusvalenze pregresse di RT34.14
  • RT37 – Imposta sostitutiva: Calcolare il 26% dell’importo indicato nel rigo RT36.14
  • RT39 – Imposta sostitutiva dovuta: Riportare l’ammontare finale dell’imposta sostitutiva dovuta.14

Sezione II-A (Plusvalenze e altri redditi diversi di natura finanziaria):

Questa sezione è destinata alle plusvalenze derivanti da azioni, opzioni, futures, CFD, forex e valuta estera, che sono tassate al 26%.2

  • RT21 – Totale dei corrispettivi: Indicare il reddito totale derivante dalla cessione di partecipazioni non qualificate, titoli, valute, metalli preziosi, nonché differenziali positivi e altri proventi.14
  • RT22 – Costo fiscalmente riconosciuto: Riportare l’importo complessivo del costo di acquisto fiscalmente riconosciuto dei titoli, valute, metalli preziosi o rapporti.14
  • RT23 – Differenza positiva/negativa: Colonna 2 per le plusvalenze (se positive), Colonna 1 per le minusvalenze (se negative).14

La seguente tabella offre un riepilogo dei righi principali per la dichiarazione delle cripto-attività nel Quadro RT:

Tabella 2: Riepilogo Righi Quadro RT per Cripto-attività

RigoDescrizioneIstruzioni SpecificheRiferimento
RT31Totale dei corrispettiviTotale proventi da vendite cripto e ricompense staking12
RT32Totale dei costi o dei valori di acquistoCosto di acquisizione originale delle cripto-attività12
RT33Differenza (Plusvalenza Col. 2 / Minusvalenza Col. 1)Plusvalenza se positiva (>€2000), Minusvalenza se negativa (>€2000)14
RT34Minusvalenze degli anni precedentiMinusvalenze pregresse da compensare14
RT36RisultatoDifferenza tra plusvalenze (RT33 col. 2) e minusvalenze pregresse (RT34)14
RT37Imposta sostitutiva26% dell’importo di RT3614
RT39Imposta sostitutiva dovutaAmmontare finale dell’imposta dovuta14

Questa tabella è particolarmente utile in quanto fornisce un riferimento diretto per la compilazione della sezione relativa alle cripto-attività nel Quadro RT, che è una parte relativamente nuova e specifica della dichiarazione dei redditi. La sua struttura semplifica l’inserimento dei dati corretti, riducendo il rischio di errori legati alla complessità della normativa.

Gestione e Compensazione delle Minusvalenze

Un aspetto fondamentale della tassazione dei redditi diversi, come le plusvalenze da trading e criptovalute, è la possibilità di compensare le minusvalenze. Le minusvalenze possono essere compensate con plusvalenze della stessa natura (redditi diversi) realizzate nello stesso periodo d’imposta o nei quattro anni successivi.1

È di importanza strategica dichiarare le minusvalenze nel Quadro RT anche in assenza di plusvalenze nello stesso anno fiscale.2 Molti contribuenti, in anni di perdite, potrebbero essere tentati di omettere la dichiarazione per evitare complessità. Tuttavia, la mancata dichiarazione delle minusvalenze preclude la possibilità di utilizzarle in futuro per ridurre le imposte su eventuali plusvalenze. Questo rende la compilazione del Quadro RT non solo un obbligo in caso di profitti, ma anche una strategia fiscale proattiva per ottimizzare il carico fiscale futuro. La funzionalità di compensazione è un meccanismo chiave per la gestione fiscale degli investimenti, e la sua corretta applicazione può portare a significativi risparmi fiscali nel tempo, trasformando un anno di perdite in un vantaggio fiscale per il futuro.

C. Quadro RM: Redditi di Capitale e Altri Proventi

Il Quadro RM è destinato alla dichiarazione di redditi soggetti a tassazione separata e ad imposta sostitutiva, inclusi i proventi di fonte estera.32

Cosa Dichiarare

Questo quadro include specificamente:

  • Redditi da dividendi.2
  • Redditi da cedole.33
  • Interessi positivi.33
  • Proventi da ETF armonizzati.2

I dividendi e gli interessi percepiti tramite eToro sono generalmente tassati con un’imposta sostitutiva del 26%.1

Compilazione Dettagliata del Quadro RM (Sezioni RM12 e RM13)

La compilazione del Quadro RM si concentra principalmente sulla Sezione V, che riguarda i redditi di capitale di fonte estera soggetti ad imposta sostitutiva.

  • RM12: Questo rigo è utilizzato per dichiarare dividendi, interessi e altri proventi da obbligazioni e titoli simili per i quali non è stata applicata l’imposta sostitutiva alla fonte.32
    • Colonna 1: Inserire la lettera corrispondente al tipo di reddito (ad esempio, “A” per i dividendi, “B” per gli interessi).32
    • Colonna 2: Indicare il codice dello Stato estero in cui il reddito è stato prodotto.32
    • Colonna 3: Riportare l’ammontare del reddito lordo, prima di eventuali ritenute subìte nello Stato estero.32
    • Colonna 4: Indicare l’aliquota applicabile, che per la maggior parte dei redditi di capitale esteri è del 26%.32
    • Colonna 5: Inserire l’imposta dovuta.32
    • Colonna 6: Barrare questa casella solo se si opta per la tassazione ordinaria, un’opzione raramente conveniente per gli investimenti su eToro.32
  • RM13: Questo rigo è destinato ad altri redditi di capitale non inclusi in RM12.32

Il rendiconto fiscale di eToro, se disponibile, può mostrare due tabelle per il Quadro RM: una per i redditi da riportare in RM12 e una per RM13. Ogni tabella contiene una riga per ogni singolo reddito. Per RM12, i dati sono raggruppati per tipo di reddito, codice paese e aliquota, con i relativi subtotali.7

Un aspetto cruciale da comprendere è la non compensabilità dei redditi di capitale. A differenza del Quadro RT, dove plusvalenze e minusvalenze (redditi diversi) possono essere compensate tra loro, nel Quadro RM i redditi sono tassati direttamente senza la possibilità di dedurre eventuali perdite.33 Questa distinzione è di fondamentale importanza: se un contribuente ha subito perdite significative su azioni o criptovalute (che generano redditi diversi) ma ha ricevuto dividendi o interessi (che generano redditi di capitale), non potrà utilizzare le minusvalenze per abbattere la tassazione sui redditi di capitale. Questo può comportare un carico fiscale complessivo più elevato del previsto, anche in un anno in cui il portafoglio ha registrato perdite complessive. Questa caratteristica evidenzia la necessità di una pianificazione fiscale attenta e di una chiara comprensione della natura dei diversi redditi generati su eToro.

D. Quadro CE: Credito d’Imposta per Ritenute Estere

Il Quadro CE (o, più comunemente per i redditi finanziari non d’impresa, il Quadro CR) è utilizzato per richiedere il credito d’imposta per le imposte pagate all’estero. Questo meccanismo mira a evitare la doppia imposizione, ovvero che lo stesso reddito venga tassato sia nel paese di origine che in Italia.7

Quando e Come Richiedere il Credito per Evitare la Doppia Imposizione

Il credito d’imposta è applicabile se si verificano tre condizioni principali:

  1. Il reddito è stato prodotto all’estero.
  2. Tale reddito concorre alla formazione del reddito complessivo imponibile in Italia.
  3. L’imposta estera è stata pagata a titolo definitivo, non in acconto o in via provvisoria.36

Il rendiconto fiscale di eToro, se disponibile per i membri Club, include una sezione relativa al Quadro CE per le imposte estere trattenute.7 Tuttavia, è importante notare che il Quadro CE è specificamente riservato ai soggetti che hanno prodotto all’estero redditi qualificati in Italia come redditi d’impresa, o un mix di redditi d’impresa e non d’impresa.36 Per i redditi finanziari (come dividendi e interessi) che non rientrano nella categoria dei redditi d’impresa, il quadro da compilare è il

Quadro CR.36

Compilazione del Quadro CR (Crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero)

Il Quadro CR si articola in due sezioni principali: la Sezione I-A per la determinazione del credito d’imposta teoricamente spettante e la Sezione I-B per la determinazione del credito d’imposta effettivamente spettante.38

Nella Sezione I-A, è necessario indicare:

  • Il codice dello Stato estero nel quale è stato prodotto il reddito.38
  • L’anno d’imposta in cui il reddito è stato prodotto all’estero.38
  • L’ammontare del reddito estero.38
  • L’imposta estera pagata.38
  • Il reddito complessivo.38

Il credito d’imposta spettante è calcolato come il minore tra l’imposta estera pagata e la quota d’imposta italiana relativa al reddito estero.38

La determinazione e la richiesta del credito d’imposta estero rappresentano uno degli aspetti più complessi della dichiarazione per gli investimenti internazionali. Non solo è necessario distinguere correttamente tra Quadro CE e CR, ma è anche fondamentale assicurarsi che le imposte estere siano state pagate “a titolo definitivo” e che il calcolo del credito rispetti i limiti imposti dalla normativa italiana e dalle convenzioni contro le doppie imposizioni.36 Errori in questa fase possono comportare la perdita del diritto al credito o l’insorgere di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Data la tecnicità e le potenziali insidie, l’assistenza di un professionista fiscale diventa quasi indispensabile per questa sezione. Sebbene eToro fornisca informazioni sulle ritenute alla fonte 15, la loro corretta imputazione e la verifica delle condizioni per il credito richiedono una conoscenza approfondita delle convenzioni fiscali internazionali e delle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

IV. Aspetti Specifici e Casistiche Particolari

Oltre ai quadri principali, esistono alcune casistiche e dettagli specifici che meritano particolare attenzione nella dichiarazione dei redditi delle operazioni eToro.

Tassazione degli ETF: Distinzione tra Armonizzati e Non Armonizzati

Gli Exchange Traded Funds (ETF) hanno un regime di tassazione che si differenzia da quello di altri strumenti finanziari.1 La distinzione fondamentale è tra ETF armonizzati e non armonizzati.

  • ETF Armonizzati (UCITS compliant):
    • Gli ETF armonizzati sono fondi che aderiscono alla normativa europea UCITS (Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities), la quale impone specifici requisiti di diversificazione, liquidità e custodia degli asset per la protezione degli investitori.44
    • Possono essere identificati verificando la presenza della dicitura “UCITS compliant” o “UCITS” sul prospetto del fondo o consultando piattaforme specializzate come JustETF.com.45 L’ISIN (International Securities Identification Number) dell’ETF può essere utilizzato su questi siti per la verifica.46
    • I proventi derivanti da ETF armonizzati, siano essi dividendi, interessi o plusvalenze, sono considerati redditi di capitale e sono tassati con un’imposta sostitutiva del 26%.1 I dividendi specificamente vanno dichiarati nel Quadro RM.33
  • ETF Non Armonizzati:
    • Questi ETF non sono conformi alla normativa UCITS.44
    • I profitti generati da ETF non armonizzati sono considerati redditi ordinari e, pertanto, sono tassati in base allo scaglione di reddito IRPEF del contribuente, con aliquote che variano dal 23% al 43%.2 Questi redditi si sommano agli altri redditi complessivi del contribuente (ad esempio, redditi da lavoro dipendente o autonomo), potendo potenzialmente spingere il contribuente in scaglioni IRPEF più elevati.2
    • L’investimento in fondi non armonizzati è generalmente consigliato a investitori più specializzati, data la maggiore complessità fiscale.44

La qualificazione di un ETF (armonizzato o non armonizzato) ha un impatto significativo sull’aliquota fiscale complessiva. La distinzione non riguarda solo l’aliquota applicata, ma anche il modo in cui i proventi influenzano la base imponibile complessiva del contribuente. I proventi da ETF non armonizzati, sommando al reddito complessivo, possono aumentare l’imposta marginale su tutti i redditi del contribuente, trasformando un investimento apparentemente vantaggioso in un onere fiscale inaspettatamente elevato. È quindi fondamentale che l’investitore verifichi attentamente la natura di ogni ETF prima di investire, e non solo al momento della dichiarazione. Sebbene eToro offra principalmente ETF UCITS per i residenti dello Spazio Economico Europeo (SEE) e del Regno Unito 49, è sempre prudente consultare il prospetto del fondo o utilizzare strumenti esterni come JustETF.com per una verifica accurata.

Costi Detraibili e Non Detraibili

Non tutti i costi sostenuti per le operazioni di trading su eToro sono fiscalmente detraibili.1 La corretta identificazione e gestione di questi costi è fondamentale per il calcolo del reddito imponibile.

  • Costi Detraibili: Le commissioni di spread e le rollover fees (commissioni overnight per posizioni CFD) possono essere considerate costi deducibili ai fini fiscali.22 Questi costi, se correttamente identificati, possono ridurre l’ammontare delle plusvalenze imponibili.
  • Costi Non Detraibili: È importante notare che le commissioni associate all’acquisto di criptovalute non sono deducibili a partire dall’anno fiscale 2023.7

L’influenza delle spese sulla base imponibile e la necessità di un’analisi dettagliata sono aspetti critici. La detraibilità dei costi influisce direttamente sul calcolo della plusvalenza imponibile. Ignorare questa distinzione o applicarla erroneamente può portare a dichiarare un reddito imponibile più alto del dovuto (se si omettono costi detraibili) o a contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate (se si deducono costi non ammessi). L’estratto conto di eToro include diverse voci di costo 15, ma la loro qualificazione fiscale richiede un’analisi specifica secondo la normativa italiana. Questa sottigliezza sottolinea l’importanza di una rielaborazione accurata dei dati di eToro e, idealmente, del supporto di un professionista o software fiscale specializzato che possa identificare e allocare correttamente i costi ai fini della dichiarazione.

Ravvedimento Operoso per Anni Precedenti

Nel caso in cui non siano state pagate le tasse per anni fiscali precedenti, la normativa italiana prevede la possibilità di avvalersi del “ravvedimento operoso” per sanare le dichiarazioni.1

Il ravvedimento operoso consente al contribuente di regolarizzare spontaneamente le violazioni fiscali commesse, beneficiando di una riduzione delle sanzioni applicabili.4 Ad esempio, se la regolarizzazione avviene oltre due anni dopo la scadenza originaria, la sanzione per il mancato monitoraggio fiscale (Quadro RW) si riduce a circa lo 0,5% dell’importo non dichiarato (per paesi collaborativi), mentre la sanzione sulle imposte estere omesse si attesta intorno al 20% dell’imposta evasa.4

Questa possibilità di mitigare le sanzioni per le omissioni passate è un’opportunità significativa. Molti contribuenti che hanno trascurato gli obblighi fiscali in passato potrebbero essere scoraggiati dal timore di sanzioni proibitive. Il ravvedimento operoso offre una “finestra di opportunità” per mettersi in regola, riducendo significativamente l’impatto finanziario delle omissioni e permettendo di evitare accertamenti fiscali più onerosi e le relative sanzioni piene. La sua esistenza è un incentivo alla compliance spontanea.

V. Errori Comuni e Sanzioni

La gestione fiscale degli investimenti esteri, in regime dichiarativo, comporta rischi significativi in caso di errori o omissioni. È fondamentale essere consapevoli delle principali criticità e delle relative conseguenze.

Mancata o Infedele Dichiarazione: Rischi e Conseguenze

Le principali criticità nella dichiarazione dei redditi da trading includono la tassazione del 26% sui proventi lordi senza deduzione di tutti i costi d’acquisto (per alcune operazioni) e il rischio di una tassazione eccessiva per i trader con un elevato numero di transazioni.6

Le sanzioni per omissioni o infedeltà nella dichiarazione possono essere severe:

  • Quadro RW non compilato: La mancata o errata compilazione del Quadro RW può comportare sanzioni amministrative che vanno dal 3% al 15% dell’ammontare delle attività finanziarie non dichiarate. Questa percentuale può raddoppiare (fino al 30%) se le attività sono detenute in paesi considerati “black list”.4
  • Redditi esteri non dichiarati: L’omessa dichiarazione di redditi prodotti all’estero è sanzionata con un’aliquota che varia dal 90% al 180% delle imposte dovute. Questa sanzione è ulteriormente aumentata di un terzo (portando il range effettivo dal 120% al 240% dell’imposta) quando si tratta di redditi di fonte estera.4
  • IVAFE non versata: La mancata o insufficiente versamento dell’IVAFE comporta sanzioni simili a quelle previste per la dichiarazione infedele.6

Oltre alle sanzioni pecuniarie, la mancata o infedele dichiarazione può comportare il raddoppio dei termini di accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate.6 Nei casi più gravi di evasione fiscale, può scattare anche una segnalazione penale.5

I controlli fiscali sono sempre più efficaci. Le anomalie nel Quadro RW sono tra le principali cause di lettere di compliance e avvisi di accertamento.6 L’Agenzia delle Entrate riceve automaticamente i dati relativi ai conti finanziari detenuti all’estero da soggetti residenti in Italia tramite lo scambio di informazioni previsto dal Common Reporting Standard (CRS) e dal Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA).4 Questo significa che le autorità fiscali sono già a conoscenza dell’esistenza dei conti e delle movimentazioni su piattaforme come eToro, riducendo drasticamente la probabilità che un’omissione passi inosservata. L’interconnessione globale dei sistemi fiscali rende la compliance non solo un obbligo legale, ma una necessità pratica per evitare conseguenze finanziarie e legali severe.

VI. Scadenze Fiscali Importanti

Il rispetto delle scadenze fiscali è un aspetto cruciale per evitare sanzioni e maggiorazioni. La complessità della dichiarazione per le operazioni eToro richiede una pianificazione attenta.

Scadenze Principali

Le date chiave per la dichiarazione e il pagamento delle imposte relative alle operazioni eToro sono:

  • 30 Giugno: Prima scadenza per il pagamento delle imposte. Questa data include il saldo dell’anno precedente e il primo acconto per l’anno corrente.1
  • 31 Luglio: Seconda scadenza per il pagamento delle imposte. È possibile versare entro questa data, ma con una maggiorazione dello 0,40%.2
  • 30 Settembre / 30 Novembre: Scadenza per l’invio telematico della dichiarazione dei redditi (Modello Redditi PF).1 È importante notare che le fonti possono presentare date leggermente diverse (30 settembre vs 30 novembre); è quindi fondamentale verificare la scadenza esatta per l’anno fiscale di riferimento direttamente sul sito dell’Agenia delle Entrate.

Il versamento delle imposte si effettua tramite il Modello F24, utilizzando i codici tributo specifici per IRPEF, IVAFE e sanzioni.6

La necessità di pianificazione temporale per evitare sanzioni da ritardo è un aspetto spesso sottovalutato. La complessità della dichiarazione per eToro, che include la raccolta dei dati, la rielaborazione, i calcoli e la compilazione di più quadri, richiede un tempo considerevole. Molti contribuenti si ritrovano a ridosso delle scadenze senza aver preparato adeguatamente i dati. Il mancato rispetto delle scadenze, anche per pochi giorni, comporta l’applicazione di sanzioni e interessi, indipendentemente dal fatto che l’imposta sia dovuta. Pertanto, è consigliabile iniziare la preparazione dei documenti e dei calcoli con largo anticipo rispetto alle scadenze ufficiali, per evitare stress e potenziali errori o ritardi.

La seguente tabella riassume le principali scadenze fiscali:

Tabella 4: Scadenze Fiscali Chiave

AdempimentoData ScadenzaNote
Pagamento saldo anno precedente e 1° acconto30 Giugno
Pagamento saldo anno precedente e 1° acconto (con maggiorazione)31 LuglioMaggiorazione dello 0,40%
Invio Dichiarazione dei Redditi (Modello Redditi PF)30 Settembre / 30 NovembreVerificare data esatta Agenzia Entrate per l’anno corrente

Questa tabella è un promemoria visivo e pratico, fondamentale per aiutare il contribuente a pianificare le proprie attività e a rispettare gli obblighi fiscali, riducendo il rischio di incorrere in sanzioni per ritardo.

VII. Conclusioni e Raccomandazioni Finali

La dichiarazione dei redditi delle operazioni effettuate tramite eToro in Italia, data la natura di broker estero in regime dichiarativo, rappresenta un adempimento fiscale complesso ma ineludibile. La corretta gestione di questo processo è cruciale per evitare sanzioni e garantire la piena conformità con la normativa italiana.

Riepilogo degli Obblighi:

Si ribadisce che l’investitore è il solo responsabile del calcolo e della dichiarazione delle imposte. È obbligatoria la compilazione del Quadro RW per il monitoraggio fiscale e le imposte patrimoniali (IVAFE e Imposta Cripto), del Quadro RT per le plusvalenze e minusvalenze (incluse quelle da criptovalute), e del Quadro RM per i redditi di capitale (dividendi e interessi). In presenza di ritenute estere definitive, sarà necessario compilare anche il Quadro CR per richiedere il credito d’imposta ed evitare la doppia imposizione.

Importanza della Documentazione e Rielaborazione:

L’Estratto Conto di eToro, sebbene dettagliato, è in USD e non è un documento fiscale pronto all’uso. Il Rendiconto Fiscale, pur convertito in EUR e allineato a normative locali, è solo a scopo informativo e necessita di verifica. È quindi indispensabile scaricare l’Estratto Conto in formato Excel e rielaborare autonomamente i dati, applicando i tassi di cambio della Banca d’Italia e i corretti metodi di calcolo (LIFO o media ponderata).1

Ricorso a Strumenti e Professionisti:

Data la complessità dei calcoli e la specificità della normativa (soprattutto per le criptovalute e la distinzione tra ETF armonizzati e non armonizzati), l’utilizzo di software fiscali specializzati per criptovalute e trading (come Divly, CoinTracking o Crypto Tax Calculator) può semplificare notevolmente il processo, automatizzando i calcoli e la generazione dei report.12 In caso di dubbi, incertezze o per situazioni particolarmente complesse, è fortemente raccomandato rivolgersi a un consulente fiscale specializzato in investimenti esteri.1

Prevenzione degli Errori e Dichiarazione Proattiva:

Una preparazione accurata e tempestiva è la chiave per prevenire errori e le relative sanzioni. L’Agenzia delle Entrate è in possesso di informazioni sui conti esteri tramite lo scambio automatico di dati (CRS), rendendo le omissioni facilmente rilevabili.4 È fondamentale dichiarare sempre il conto estero nel Quadro RW, anche se non movimentato o in presenza di sole minusvalenze, poiché queste ultime possono essere utilizzate per compensare future plusvalenze nei quattro anni successivi.1

Dichiarazione Integrativa (Modello Redditi PF):

Si ricorda che per i contribuenti che presentano il Modello 730, le operazioni eToro richiedono un’integrazione successiva con il Modello Redditi PF per la compilazione dei quadri specifici (RW, RT, RM, CR/CE).1

eToro: Guida alla Dichiarazione dei Redditi per Broker non Europei

Disclaimer:

Le informazioni contenute in questo rapporto sono fornite a scopo puramente informativo e non costituiscono in alcun modo consulenza fiscale personalizzata. La normativa fiscale è complessa e soggetta a interpretazioni e modifiche. Si raccomanda vivamente di consultare un professionista qualificato o l’Agenzia delle Entrate per una consulenza specifica sulla propria situazione individuale.

La storia delle tasse in italia

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