Riforma fiscale significa snellire, facilitare, sgravare, velocizzare tutte le tasse: il Governo italiano è alle prese con nuove manovre economiche e con la Riforma del Fisco 2022, che vedremo in quest’articolo spiegandone le novità previste, col pacchetto di modifiche proposte dal MEF per far fronte alle varie necessità degli ultimi mesi.
Taglio delle aliquote IRPEF, semplificazione IRAP e Flat Tax per Partite IVA, sono queste alcune delle modifiche al DEF proposte, senza dimenticare il blocco degli aumenti fiscali, con un provvedimento che dovrebbe arrivare in Parlamento il 19 aprile. Vediamo a cosa porterà la nuova Riforma Fiscale 2022
Cosa prevede la legge delega della Riforma Fiscale?
Era il 5 ottobre 2021 quando è stata approvata la legge delega alla Riforma del Sistema Fiscale (D.L. 234/2021), una serie di provvedimenti che secondo il presidente del consiglio Mario Draghi verrà ampliata con nuovi contenuti e varie integrazioni, per un periodo d’esercizio fino a 18 mesi.
La riforma rientra di diritto nelle azioni prioritarie del PNRR, per rafforzare alcuni punti deboli dell’economia nazionale e appoggiare la ripresa auspicata coi fondi europei. Obiettivi primari sono:
- Crescita economica, con riduzione della pressione fiscale sulla produzione industriale e miglioramento della struttura tributaria
- Semplificazione del sistema tributario, attraverso progressività in base ai redditi e riduzione degli oneri dei contribuenti
- Contrasto ad evasione ed elusione fiscale, con maggiore assistenza e servizi mirati ai contribuenti, con eventuale snellimento delle pratiche
A dare importanza a tali obiettivi e alle conseguenti modifiche al Documento d’Economia e Finanza è la stima al ribasso del PIL 2022, che secondo la sottosegretaria del MEF Maria Cecilia Guerra avrà una crescita inferiore al +3% rispetto al +4,7% precedentemente previsto dal Governo. Stessa cosa riguarda deficit stimato al 5,6% a settembre 2021 e debito pubblico superiore al 150%, contrariamente alle stime precedenti al 149,4%.
Cosa cambierà con la Riforma Fiscale 2022?
Tramite delega del Parlamento, con la nuova Riforma del Fisco il Governo Draghi introdurrà nuovi decreti legislativi sulla revisione del sistema d’imposizione reddituale, che garantisca progressiva evoluzione e aliquote proporzionali su redditi da capitale e da lavoro, anche per attività d’impresa e lavoro autonomo.
Possibile la Flat Tax su Partite IVA
Introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 e riformulato con quella del 2016, il regime forfettario per Partite IVA si espande: con la Flat Tax 2022 restano i benefici degli anni precedenti, con tassazione agevolata tra 5% e 15% per fatturati fino a 65.000 euro/anno rispetto ai margini 23%-43% del regime ordinario.
Unica differenza con l’attuale normativa, con la nuova Riforma Fiscale sarà previsto un periodo extra di due anni ad aliquota agevolata per i lavoratori autonomi che supereranno i 65.000 euro/anno, prima di tornare al regime ordinario. Obiettivo sarà contrastare forme d’elusione fiscale per fatturati superiori, per gli scaglioni fatturato/aliquota occorrerà però aspettare i successivi decreti legislativi.
Riforma fiscale: arriva un nuovo cashback fiscale
Introdotto inizialmente col D.L. 156/2020, seppur considerato inefficiente e fallimentare il cashback ritorna per recuperare le spese detraibili con accrediti diretti sul proprio conto corrente, anticipatamente alla detrazione in dichiarazione redditi.
Secondo la Riforma Fiscale 2022, col nuovo cashback le detrazioni fiscali diverranno rimborsi sulle principali piattaforme telematiche, tra tutte l’app IO per servizi pubblici, per spese tracciate con transazioni digitali e/o tessera sanitaria. Prime voci di spesa rientranti nei successivi decreti saranno le già attive detrazioni di natura socio-sanitaria.
Riduzione IRPEF
Intervenendo sull’IRPEF, l’art. 1, commi da 2-8 della Legge di Bilancio 2022 prevede una riduzione della pressione fiscale in linea con gli obiettivi di snellimento e semplificazione, garantendo principio di progressività nella diminuzione delle aliquote medie effettive.
Rispetto agli anni precedenti, si avranno le seguenti differenze con quattro scaglioni:
Reddito complessivo |
IRPEF 2021 |
IRPEF 2022 |
Fino a 15.000 euro/anno |
23,00% |
23,00% |
Da 15.001 e 28.000 euro/anno |
27,00% |
25,00% |
Da 28.001 e 50.000 euro/anno |
38,00% |
35,00% |
Oltre 50.001 euro/anno |
da 41,00 a 43,00% |
43,00% |
Ai sensi dell’art 13 comma 1 lett a, b e c del TUIR, novità riguarderanno anche le detrazioni per lavoratori dipendenti:
Reddito |
Importo |
Fino a 15.000 euro/anno |
1.880 euro, min 690,00 euro o min 1.380 euro per contratti a tempo indeterminato |
Da 15.001 e 28.000 euro/anno |
1.910+1.190 euro variabili con formula (28.000-reddito)/13.000 |
Da 28.001 e 50.000 euro/anno |
1.910 euro variabili con formula (50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.001 euro/anno |
0 |
E per redditi da pensione, ai sensi dell’art 13 comma 3 lett a, b e c del TUIR:
Reddito |
Importo |
Fino a 15.000 euro/anno |
1.955 euro, min 713,00 euro |
Da 15.001 e 28.000 euro/anno |
700,00 euro+(1.955-700)*(28.000-reddito)/(28.000-8.500) |
Da 28.001 e 50.000 euro/anno |
700,00 euro*(50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.001 euro/anno |
0 |
Ancora in studio, i successivi decreti legislativi potrebbero ridurre ulteriormente gli scaglioni da quattro a tre, 23%, 33% e 43%. Tutte le modifiche decorreranno dal periodo d’imposta 2022, nel Modello Redditi PF 2023.
Abolizione IRAP, una grande novità della riforma fiscale 2022
Per riequilibrare le differenze nei bilanci sanitari delle singole regioni, che hanno applicato aliquote maggiori, ai sensi dell’art. 5 della Legge di Bilancio 2022 il Governo Draghi mira alla graduale abolizione dell’IRAP per:
- Società di persone
- Studi associati
- Società di professionisti
Dopo la sua eliminazione per lavoratori autonomi, libere professioni e ditte individuali ai sensi del medesimo riferimento, passo successivo nei prossimi decreti sarà l’abolizione IRAP per le società di capitali. Tutte le modifiche decorreranno dal periodo d’imposta 2022, nel Modello IRAP 2023.
Modifica catasto
Avevamo già parlato di riforma del catasto QUI. Ai sensi dell’art. 6 della legge delega, dopo le numerose diatribe in Governo e la maggioranza che si divide salvando il riferimento per un solo voto, attualmente non sono previste modifiche alla Riforma del Catasto 2022.
Obiettivo del Presidente Draghi, del ministro dell’Economia Franco, PD e Italia Viva è classificare fabbricati e terreni non ancora censiti o non correttamente censiti, introducendo strumenti di semplificazione e modernizzazione nella rilevazione catastale degli immobili. Salvo nuovi scontri, tali elementi saranno disponibili a uffici comunali e Agenzia delle Entrate dal 1 gennaio 2026.
Contrasto evasione ed elusione fiscale
Oltre alla Flat Tax per Partita IVA, la lotta all’evasione ed elusione fiscale passa anche per il ridimensionamento di IVA e accise, con semplificazione e razionalizzazione con distribuzione degli imponibili su diverse aliquote. Nel farlo vi sarà l’adeguamento agli obiettivi del Green Deal Europeo, riguardante anche produzione e consumo d’energia elettrica, riduzione delle emissioni di gas nocivi e promozione di nuove fonti rinnovabili.
L’entità degli scaglioni verrà confermata nei successivi decreti. Da considerare anche il potenziamento dell’analisi di rischio e l’utilizzo di tecnologie digitali e intelligenza artificiale per l’anagrafe tributaria.
Altre modifiche
Ai sensi dell’art. 10 della legge delega, è prevista una specifica clausola d’invarianza sul blocco della pressione fiscale, affinchè le prossime modifiche non producano nuovi aumenti di tasse. Altri provvedimenti riguarderanno l’estensione del Fisco Digitale, per adempiere alle responsabilità tributarie in via telematica, e la razionalizzazione delle sanzioni amministrative, rendendole proporzionali alla gravità, riducendole in caso di vizi ed errori di forma.
La Riforma Fiscale 2022 porterà cambiamenti reali?
Esaminando le novità della Riforma del Fisco, si notano molti elementi a favore dei contribuenti, iniziando dalla Flat Tax che renderà più semplice il passaggio da regime forfettario a ordinario per Partite IVA al ricalcolo IRPEF con riduzione delle aliquote, passando per l’abolizione dell’IRAP per determinate categorie, che si estenderanno nel tempo.
A conti fatti, nonostante i buoni propositi ogni manovra avrà effetto solo coi prossimi decreti, che verranno attuati in un periodo fino a 18 mesi, rispettando anche gli impegni del PNRR. Sfortunatamente ci sono da contare anche eventuali scontri tra i partiti, come già avvenuto con la Riforma del Catasto, che potrebbero compromettere la completa riuscita del programma. Auspicando l’accordo tra le forze politiche, i provvedimenti in questione arriveranno a Montecitorio il 19 aprile 2022.
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