Cosa sono i contributi a fondo perduto? Vediamo le novità per questo 2017.
I contributi o finanziamenti a fondo perduto vengono erogati dalle regioni nei confronti di particolari aziende che si trovano in difficoltà economica.
Le aziende che ricevono questi finanziamenti, non hanno l’obbligo di restituzione della cifra erogata entro un determinato limite di tempo, proprio perché essa è servita per risollevare una situazione economica disastrosa che non avrebbe potuto risolversi altrimenti.
Le aziende che più beneficiano di contributi a fondo perduto, di solito, sono quelle appena create o appena lanciate sul mercato, che non hanno molto capitale iniziale perché magari vengono create da ragazzi molto giovani. I contributi a fondo perduto hanno, quindi, alcune caratteristiche peculiari:
- sono privi di scadenza temporale di restituzione;
- sono privi di interessi;
- sono utilizzati per finanziare il mercato imprenditoriale giovanile.
Le start up e i contributi a fondo perduto
Una particolare realtà che beneficia dei contributi a fondo perduto è quella delle start up. Questo tipo di aziende hanno alcune caratteristiche che le differenziano dalle altre imprese, soprattutto perché hanno un grande sviluppo sul web e nel mondo virtuale:
- sono nuove;
- hanno basso capitale iniziale;
- sono create da giovani e giovanissimi;
- spesso fanno riferimento ad applicativi software.
Da chi vengono erogati
I contributi a fondo perduto vengono erogati da banche in convenzione con le regioni italiane, le quali a loro volta ricevono questi finanziamenti dalla Comunità Europea. Si tratta di un progetto noto con il nome di Fesr, ovvero Fondi europei strutturali di sviluppo regionale. La UE eroga questi finanziamenti per consentire alle aziende innovative o legate al mondo imprenditoriale giovanile e rosa di nuovissima formazione di creare nuovi poli industriali o commerciali sul territorio, permettendo allo stesso tempo alla regione di arricchirsi grazie agli introiti di quell’azienda.
I bandi per concorrere per questi fondi sono promossi dalle regioni, dalle province e dalle varie Camere di commercio dislocate nei capoluoghi di provincia, che vogliono valutare l’innovatività del progetto e poi concedere eventualmente il finanziamento.
Come presentare domanda ed ottenere i contributi a fondo perduto
Per presentare la domanda di ricezione di questi contributi bisogna scaricare i bandi specifici di ogni regione e presentare tutta la documentazione. In ogni caso bisogna avere alcune caratteristiche per rientrare tra i beneficiari di questi bandi:
- avere tra 18 e 39 anni;
- avere un’impresa o un’azienda con sede legale e sede operativa sul territorio nazionale;
- avere almeno la sede operativa dell’azienda sul territorio della regione per cui si fa domanda;
- non essere in situazioni di pignoramento, di dichiarato fallimento o di bancarotta fraudolenta;
- essere in regola con i contributi di tutti i dipendenti;
- essere innovativi;
- portare reale beneficio e guadagno per la propria regione.
Novità 2017: cosa cambia riguardo ai contributi a fondo perduto
Rispetto agli anni precedenti, il 2017 ha portato qualche modifica per quanto riguarda i contributi a fondo perduto. In particolare, sono stati stanziati quasi 250 milioni di euro per il bando Isi INAIL, ovvero per le aziende che investono nella salute del lavoratore e nella sua sicurezza. Ogni azienda può fare domanda di contributo fino al 65% delle spese totali coperte per i propri dipendenti e per il loro benessere psicofisico, ma comunque non si possono richiedere finanziamenti per una cifra superiore ai 130 mila euro.
Oltre che aiutare le neo formazioni aziendali e le start up, dunque, l’Unione Europea sta iniziando sempre più a investire nelle aziende che promuovono uno stile di lavoro e di vita salutare e privo di rischi: al bando, quindi, aziende pericolanti o le cui norme di sicurezza non rispondono agli standard minimi dettati dall’UE.