Indennità da Infortunio INAIL: tassazione, cosa fare, procedure

A cosa serve l’indennità dainfortunio INAIL? Cosa c’è da sapere? Cosa copre? L’infortunio sul lavoro è un incidente che si verifica durante l’attività lavorativa che va ben oltre il concetto di “durante l’orario di lavoro” o “sul posto di lavoro”. In esso si includono tutte quelle situazioni anche ambientali, nelle quali il lavoratore può essere a rischio di incidenti e di infortunio. Purtroppo l’Italia con gli infortuni sul lavoro, spesso mortali, deve convivere quotidianamente. Annualmente è quasi un bollettino di guerra.
Ecco alcune domande, curiosità e cosa da sapere che tutti i lavoratori dovrebbero conoscere, ma che in realtà pochi sanno o conoscono solo a grandi linee.

Come funziona l’infortunio Inail

L’infortunio sul lavoro INAIL è coperto dall’assicurazione obbligatoria che contempla risarcimento, retribuzione indennità sostitutivain caso di incidente violento dal quale derivi la morte e l’inabilità permanente o assoluta del lavoratore.
Rientrano gli incidenti causati da agenti aggressivi esterni tali da provocare danneggiamenti all’integrità psico fisica del lavoratore come sostanze tossiche, sforzi muscolari eccessivi o virus. L’INAILinclude tutti gli eventi che intaccano la salute del lavoratore durante lo svolgimento dell’attività lavorativa, quindi durante l’orario di lavoro e sul posto di lavoro ma anche gli eventi con rapporto indiretto di causa effetto, tra l’incidente che causa l’infortunio e l’attività lavorativa svolta. L’istituto copre tutti gli infortuni sul lavoro del lavoratore anche se direttamente causati dal lavoratore stesso per negligenza, imprudenza o imperizia ed estende la copertura assicurativa anche agli incidenti che il lavoratore potrebbe avere durante il normale percorso tra casa e sede di lavoro.

Indennità da Infortunio INAIL: tassazione, cosa fare, procedure

Tassazione indennità da infortunio INAIL:

Le indennità da infortunio costituiscono redditi, in particolare, l’indennità infortunio INAIL va inserita nella Dichiarazione dei Redditi.

Cosa fare in caso di infortunio sul posto di lavoro

Il lavoratore, in caso di infortunio sul lavoro, deve comunicare l’incidente al datore di lavoro che deve mandarlo al Pronto Soccorso. Qui, a seguito della visita medica, viene rilasciato il primo certificato medico che deve essere trasmesso dal lavoratore al datore di lavoro.
Il datore di lavoro è tenuto a presentare per via telematica il modello denuncia infortunio sul lavoro INAIL, nel caso in cui i giorni di prognosi dovessero superare i 3 giorni oltre la giornata in cui si è verificato l’incidente.
Una volta presentata la denuncia infortunio INAIL online, il lavoratore infortunato, 2 – 3 giorni prima della scadenza della prognosi indicata sul certificato medico del pronto soccorso, deve recarsi alla visita medica presso gli ambulatori INAIL. A seguito della visita medica, l’istituto provvede a fissare un nuovo appuntamentoin caso di continuazione della temporanea e un certificato medico INAIL infortunio sul lavoro da consegnare al datore di lavoro oppure chiudere l’infortunio temporaneo con un certificato di chiusura definitiva da consegnare in azienda per poter riprendere il lavoro.
E’ bene tenere a mente che la mancata denuncia infortunio INAIL da parte del datore di lavoro entro 2 giorni dal ricevimento del certificato medico o in caso di ritardata presentazione, viene sanzionato con una multa amministrativa da € 1.290,00 a € 7.745,00 sia da parte dell’INAIL che dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. La sanzione è prevista anche nel caso in cui il datore di lavoro non indichi o ometta completamente o parzialmente il codice fiscale del lavoratore nel modello di denuncia INAIL. In tal caso l’ammontare della sanzione amministrativa è stabilito dall’art. 16, legge n. 251/1982.
Se l’infortunio è a carico di un lavoratore autonomo del settore artigianatoo del settore dell’agricoltura non è prevista alcuna sanzione amministrativa per l’omessa o ritardata denuncia all’INAIL, ma vi è la perdita del diritto all’indennità di temporanea per i giorni antecedenti l’inoltro della denuncia.

Incidente in itinere quando è risarcito dall’INAIL

Esiste come anticipavamo una tutela dei lavoratori che subiscono infortuni durante il percorso di andata e ritorno tra l’abitazione e la sede di lavoro. Si tratta dell’infortunio sul lavoro incidente itinere INAIL.
L’Istituto copre l’infortunio in itinere anche se l’incidente si verifica durante il normale percorso per recarsi da un luogo di lavoro a un altro, nel caso di rapporti di lavoro plurimi o durante il tragitto abituale per la consumazione dei pasti, se non esiste una mensa aziendale.
Questo tipo di infortunio è risarcito per qualsiasi incidente avuto dal lavoratore durante il normale tragitto a prescindere dal mezzo di trasporto pubblico utilizzato, quindi anche in treno, a piedi, in autobus, taxi a patto che siano verificate le finalità lavorative, la normalità del tragitto e la compatibilità degli orari.
L’incidente in itinere occorso al lavoratore durante il tragitto normale tra casa e lavoro con il mezzo privato (auto, moto o bicicletta) è coperto dall’assicurazione, solo se tale uso è considerato necessario ai fini dello svolgimento dell’attività lavorativa come ad esempio: se l’auto o il motorino sono stati forniti dal datore di lavoro per esigenze lavorative; se il posto di lavoro non può essere raggiunto con i mezzi pubblici; se il posto di lavoro è raggiungibile con i mezzi pubblici ma i loro orari non consentono di arrivare in tempo al turno di lavoro; se i mezzi pubblici obbligano ad attese eccessivamente lunghe; se i mezzi pubblici comportano un rilevante dispendio di tempo rispetto all’utilizzo del mezzo privato; se la distanza della fermata più vicina è molto lunga da percorrere a piedi.
Naturalmente l’infortunio sul lavoro in itinere causato dal consumo di alcool, drogae di psicofarmaci, non è indennizzabile dall’INAIL come la mancanza della patente di guida da parte del conducente.

Chi paga l’infortunio sul lavoro e per quanti giorni?

L’infortunio sul lavoro è pagato per i primi 4 giorni di assenza del lavoratore infortunato, dal datore di lavoro e comprendono la giornata in cui è avvenuto l’infortunio che è considerato giornata di lavoro a tutti gli effetti e quindi è pagata al 100% della retribuzione giornaliera spettante al lavoratore e i seguenti 3 giorni, chiamati periodo di carenza che sono pagati invece al 60% della retribuzione. Dal 2° al 4° giorno compresi, il datore di lavoro è obbligato per legge a corrispondere al lavoratore infortunato, le seguenti percentuali della retribuzione media giornaliera utilizzata dall’INAIL per il calcolo dell’indennità: 100% per il giorno dell’infortunio; 60% dal 2° al 4° giorno compresi i sabati e le domeniche.

Indennizzo INAIL pagamento

L’indennizzo infortunio sul lavoro è pagato dall’INAIL, dal 5° giorno in poi e per tutto il periodo di assenza dal lavoro per infortunio e spetta la suddetta percentuale di retribuzione: al 60% della retribuzionefino al 90° giorno. Al 75% della retribuzione dal 91°giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore infortunato.
L’indennizzo INAIL per infortunio sul lavoro, è pagata per tutti i giorni, compresi i festivi che ricadono nel periodo di astensione dal lavoro.
Tale indennità non è cumulabile con l’indennità di malattia INPS e l’infortunio sul lavoro non è soggetto agli orari di visite fiscali, indennità economica sanatoriale, cassa integrazione guadagni ma è cumulabile con l’assegno per congedo matrimoniale, che è erogato sulla differenza tra la retribuzione spettante nello stesso periodo e l’integrazione INAIL e l’assegno per il nucleo familiare che spetta sia per i giorni di carenza e fino a un massimo di 3 mesi.
Il pagamento dell’indennità INAIL per infortunio sul lavoro, viene subito liquidata sulla prima busta paga spettante al lavoratore, in quanto è anticipata dal datore di lavoro in base a quanto stabilito dall’articolo 70 T.U. 1124/65 ma nel caso in cui l’azienda o il datore di lavoro non si avvalga di questa facoltà, è la stessa INAIL ad erogare la temporanea assenza del lavoratore infortunato.

L’infortunio sul lavoro con danno biologico

E’ pagato dall’INAIL con una somma in denaro per gli incidenti che hanno causato menomazioni sul corpo del lavoratore. Tali menomazioni, calcolate in percentuali di danno biologico compreso tra il 6% e il 15%, sono elencate in specifiche tabelle INAIL che riportano le valutazioni del danno biologico per le menomazioni elencate e organizzate secondo criteri specifici, ovvero, distinti per tipologia ad esempio: valutazione danno biologico apparato cardio-circolatorio; danno biologico cicatrici e dermopatie; danno biologico dell’apparato digerente.
Il lavoratore infortunato, entro 10 anni dall’incidente sul lavoro, può presentare domanda di aggravamento del danno biologico. Può essere presentata una sola volta entro i 10 anni dall’incidente o dall’erogazione della rendita. La domanda di aggravamento della rendita, può essere presentata una volta all’anno per i primi 4 anni, dopodiché al 7° e al 10° anno dalla decorrenza della rendita.

Chi paga le spese mediche in caso di infortunio sul lavoro?

Il lavoratore assente dal lavoro per infortunio causato da incidente, è tutelato dall’INAIL anche per la copertura di esami diagnostici e le terapie riabilitative. Le spese mediche sono totalmente pagate dall’Istituto, se prescritte o autorizzate dall’INAIL.
Per tutta la durata dell’erogazione dell’indennità INAIL per infortunio o malattia professionale INAIL, se di durata temporanea, è prevista l’esenzione ticket sanitario per esami e analisiprescritti dall’INAIL o dal medico curante.

 

Per i casi in cui al lavoratore viene riconosciuta l’inabilità permanente o danno biologico, ha il diritto all’esenzione ticket parziale riferita alla patologia specifica, da richiedere all’ASL competente, producendo la documentazione INAIL che attesti i postumi riconosciuti.

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