Armi in casa: cosa dice la legge? Posso detenere una pistola o un’arma bianca in casa? Le novità del Decreto Sicurezza dal 2019
Detenere un’arma in casa per difendere la propria famiglia è un sogno o una minaccia che molto spesso gli italiani pronunciano a voce alta per spaventare possibili intrusi.
Tanti si domandano cosa farebbero se avessero a disposizione una pistola: sparerebbero oppure no?
Prima di decidere se detenere un’arma in casa o meno, bisogna conoscere le regole in termini di licenza da caccia e porto d’armi, la quantità di esplosivo che si può tenere in casa e l’uso che si può fare dell’arma.
Tematica particolarmente delicata, che dopo recenti fatti di cronaca torna a far discutere, è quella sul possesso di armi in casa. Averne una nella propria abitazione può essere una necessità, specie per chi ha spesso a che fare con tentativi di rapina, ma occorre conoscere una serie di regole e detenere delle apposite licenze.
Secondo la legge, i privati possono avere diversi tipi di armi necessitando però di determinati permessi, classificati in funzione degli utilizzi, oltre ad un’approfondita conoscenza dei rischi generali. Che siano da fuoco o bianche, cosa c’è da sapere per comprare, denunciare e detenere armi in casa?
Cosa sono, quali armi esistono e cosa dice la normativa?
Parlando di armi, si intendono oggetti capaci di aumentare le capacità offensive e difensive di un soggetto. Il loro utilizzo è strettamente connesso al concetto di difesa personale, specialmente in caso di aggressioni o rapine domestiche. Esse si distinguono in:
- Improprie, oggetti non progettati per essere utilizzati come armi, come utensili da lavoro o domestici, ai sensi dell’art. 45 del r.d. 635/1940
- Proprie, oggetti progettati per aggressione o difesa, come armi da fuoco, pugnali o baionette, ai sensi dell’art. 30 del r.d. 773/1931, dividendosi in
- Comuni
- Sportive
- Da caccia
- Da guerra
Secondo il d.l. 110/1975, solo forze dell’ordine e forze armate possono detenere armi da guerra, ossia di calibro superiore al 12,7 mm automatiche, semiautomatiche o a colpo singolo, con i loro munizionamenti, mentre i civili possono detenere le altre categorie, attraverso apposite licenze di cui le più comuni:
- Licenza di porto di fucile per tiro a volo
- Licenza di porto di fucile per uso di caccia
- Licenza di porto d’arma corta o di bastone animato per difesa personale
- Licenza di porto d’armi per difesa personale a guardie particolari giurate
- Licenza di porto di fucile per difesa personale
Il d.l. 53/2019, convertito in d.l. 77/2019, ha apportato modifiche al decreto 110/1975 in merito alle manifestazioni in luoghi pubblici, introducendo reclusione da 2 a 4 anni per l’utilizzo illegittimo e a fini offensivi di armi, e reclusione da 6 mesi a 2 anni per concreto pericolo per l’integrità di cose e/o persone.
Ultima modifica alla normativa vigente è infine quella del d.m. 20/2020 del Ministero dell’Interno, su disposizioni per acquisto, detenzione, trasporto e porto di strumenti marcatori da impiegare in attività amatoriali e agonistiche (con medesime o analoghe caratteristiche di un’arma da fuoco): tra questi vanno menzionate le armi da paintball e da softair.
Quali licenze per avere armi in casa?
Secondo l’art. 35, comma 5, del TULPS (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza), è vietato vendere o in qualsiasi altro modo cedere armi a privati che non siano muniti di permesso di porto d’armi ovvero di nulla osta all’acquisto rilasciato dal questore. Quindi, ai sensi del comma 7 del medesimo articolo, acquistare un’arma da detenere necessita di un’autorizzazione da parte delle autorità, che può essere:
- Nulla osta
- Licenza di porto d’armi
- Licenza di caccia
- Licenza sportiva
- Licenza di collezione
Così come la denuncia di detenzione, una delle licenze sarà necessaria anche se la suddetta arma viene ereditata. Tutte includono licenza di trasporto armi, che consente di spostarle da un luogo all’altro senza possibilità di utilizzarle rapidamente, sia cariche che scariche, anche in condizioni di pericolo immediato (dovranno essere smontate, con munizioni divise e in contenitori rigidi chiusi a chiave o con corde).
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Come ottenere un nulla osta?
Consegnabile attraverso apposito modulo a questure, commissariati di polizia e comandi dei carabinieri direttamente a mano con regolare ricevuta rilasciata dall’ufficio, per posta raccomandata con avviso di recapito o online tramite PEC, ai sensi dell’art. 35 TULPS la richiesta di nulla osta deve contenere:
- Certificazione d’idoneità psico-fisica, rilasciata da ASL di residenza o uffici medico-legali e strutture sanitarie militari e della polizia di stato ai sensi del d.m. 28/04/1998 del Ministero della Salute, previa certificazione anamnestica del medico di famiglia
- Documentazione o autocertificazione di servizio in forze armate o forze di polizia, o certificato d’idoneità al maneggio di armi rilasciato da sezione di Tiro a Segno Nazionale, ottenuto non da più di 10 anni
- Dichiarazione sostitutiva che attesti che l’interessato non sia in condizioni contrarie alla legge o di non essere riconosciuto come obiettore di coscienza ai sensi del d.l. 230/1998 (o di aver revocato tale status secondo d.l. 130/2007), specificando generalità di soggetti conviventi
- Due marche da bollo da 16,00 euro, una per l’istanza e una per il provvedimento
Il nulla osta consente di detenere un’arma in casa ma non da’ la possibilità di trasportarla fuori da essa. Non è necessario per titolari di porto di pistola o di fucile.
Come ottenere un porto d’armi per difesa personale?
Ai sensi dell’art. 42 TULPS, il porto di un’arma da difesa viene rilasciato a soggetti maggiorenni e con valide ragioni che giustifichino la necessità di detenere armi fuori dalla propria abitazione: con questo è possibile disporle pronte all’uso anche durante il trasporto. A rilasciarlo è il prefetto della provincia di residenza.
Come avviene col nulla osta, si ottiene attraverso un modulo disponibile presso prefetto, commissariati di polizia o comandi dei carabinieri, consegnabile a mano, con posta raccomandata o con PEC. A tale modulo si dovranno allegare:
- Certificazione d’idoneità psico-fisica, da parte di ASL di residenza o uffici medico-legali e strutture sanitarie militari e della polizia di stato
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione, regolata dall’art. 46 del d.p.r. 445/2000, sul conseguimento delle capacità tecniche previste dall’art. 8, comma 4, del d.l. 110/1975
- Attestazione pagamento di tasse di concessione governative e/o stampati, con
- Ricevuta di pagamento tassa di concessioni governative, da 115,00 euro, con esenzione per gli aventi diritto ai sensi del d.m. 371/1994 del Ministero dell’Interno
- Ricevuta di pagamento del libretto, valido 5 anni e da 1,27 euro (1,14 euro per guardie giurate e 1,50 euro in versione bilingue), da pagare al primo rilascio e al rinnovo, richiedendo all’ufficio territoriale competente gli estremi del conto corrente della tesoreria provinciale
- Due fototessere, a capo scoperto e su sfondo chiaro, da ripresentare successivamente al rinnovo del libretto quinquennale
- Due marche da bollo, per istanza e provvedimento, da 16,00 euro
- Documentazione comprovante necessità dell’interessato di essere armato
- Dichiarazione sostitutiva di condizioni idonee alla legge o di non essere riconosciuto come obiettore di coscienza (o di aver revocato tale status), specificando generalità di soggetti conviventi
Dalla validità annuale, per rinnovare il porto d’armi occorre presentare richiesta prima della sua scadenza, con le medesime modalità del primo rilascio ma senza dichiarazione d’idoneità al maneggio di armi e dichiarazione di non essere obiettore. Qualora la scadenza della licenza coincida con quella del libretto, si richiedono anche fototessere e ricevuta di pagamento del libretto.
Come ottenere una licenza di caccia?
Ai sensi dell’art. 43 TULPS, la licenza di caccia autorizza l’utilizzo di fucile da caccia durante le stagioni venatorie. La procedura di richiesta è attraverso modulo, reperibile presso questure, commissariati di polizia e carabinieri, analogamente a quanto avviene con nulla osta e porto d’armi. A essa si dovranno allegare:
- Certificazione d’idoneità psico-fisica da ASL o uffici medico-legali e strutture sanitarie militari o di polizia; va richiesta almeno 90 giorni prima della domanda della licenza
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione sul conseguimento delle capacità tecniche previste dall’art. 8, comma 4, del d.l. 110/1975; non è richiesta in caso di rinnovo
- Dichiarazione sostitutiva di certificazione, regolata dall’art. 46 del d.p.r. 445/2000, sull’abilitazione all’esercizio venatorio prevista dall’art. 22 del d.l. 157/1992
- Attestazione pagamento tasse di concessione governative e/o stampati, con
- Tassa concessione governativa, da 168,00 euro + addizionale 5,16 euro ai sensi dell’art. 24 d.l. 157/1992
- Tassa concessione regionale, fissata annualmente dalle singole regioni
- Ricevuta pagamento libretto, valido 6 anni e da 1,27 euro (1,50 euro in versione bilingue), da pagare al primo rilascio e al rinnovo, richiedendo all’ufficio territoriale competente gli estremi del conto corrente della tesoreria provinciale
- Due fototessere, a capo scoperto e su sfondo chiaro, da ripresentare poi a rinnovo libretto
- Due marche da bollo, per istanza e provvedimento, da 16,00 euro
- Dichiarazione sostitutiva di condizioni idonee alla legge o di non essere obiettore, specificando generalità di soggetti conviventi
La licenza di caccia ha validità 6 anni, ma è rinnovata automaticamente al pagamento annuale della tassa di concessione governativa. Il rinnovo, da effettuare prima della scadenza, non richiede dichiarazione d’idoneità al maneggio d’armi e d’attività venatoria né dichiarazione di non essere obiettore.
Come ottenere una licenza sportiva?
Disciplinata dal d.l. 323/1969 (con ultima modifica col d.m. 20/2020) la licenza sportiva consente di utilizzare fucili a canna liscia per attività agonistiche e amatoriali di tiro a volo e a segno. Tali armi dovranno essere scariche, caricabili solo durante l’attività sportiva. Necessita iscrizione a una sezione di tiro di federazione sportiva affiliata al CONI ed è rilasciata dal prefetto provinciale.
Alla procedura di richiesta, stessa a quella per altre licenze, occorre allegare:
- Certificazione d’idoneità psico-fisica da ASL o uffici medico-legali e strutture sanitarie militari o di polizia
- Dichiarazione sostitutiva sul conseguimento delle capacità tecniche necessarie
- Attestazione pagamento libretto, valido 5 anni e da 1,27 euro (1,50 euro in versione bilingue), da pagare al primo rilascio e al rinnovo, richiedendo all’ufficio territoriale competente gli estremi del conto corrente della tesoreria provinciale
- Due fototessere, a capo scoperto e su sfondo chiaro, da ripresentare a rinnovo libretto
- Due marche da bollo, da 16,00 euro, per istanza e provvedimento
- Dichiarazione sostitutiva di condizioni idonee alla legge o di non essere obiettore, specificando generalità di soggetti conviventi
La licenza sportiva è valida per 5 anni, con rinnovo da effettuare prima della scadenza senza le suddette dichiarazioni d’idoneità.
Come ottenere una licenza da collezione?
Disciplinata dall’art. 10 d.l. 110/1975, la licenza da collezione consente la detenzione in casa ma non il porto di armi particolari o risalenti all’antichità. Può essere per:
- Armi comuni da sparo, lunghe o corte, per numero superiore a 3
- Armi antiche, artistiche o rare, ad avancarica, con decorazioni in oro o pietre preziose, legate a eventi o personaggi storici o realizzate prima del 1890, per numero superiore a 8
In entrambi i casi, non è consentito detenere munizioni. Richiedibile con la medesima procedura di altre licenze, necessita in allegato di:
- Due contrassegni telematici da 16,00 euro, uno per richiesta e uno per licenza
- Certificazione idoneità psico-fisica da ASL o uffici medico-legali e strutture sanitarie militari o di polizia; ad eccezione della licenza d’armi antiche, va ripresentata ogni 5 anni ai sensi del d.l. 104/2018
- Dichiarazione sostitutiva condizioni idonee alla legge o di non essere obiettore, con generalità soggetti conviventi
Dal carattere permanente, non necessita di rinnovo.
Come denunciare un’arma?
Acquisto e detenzione d’armi e/o munizioni, così come eventuali cambi di residenza del possessore, devono essere obbligatoriamente denunciati entro 72 ore alla questura o al commissariato di polizia; in alternativa, qualora questi non siano presenti nel proprio comune, ci si può recare presso il comando dei carabinieri più vicino.
Mentre le varie licenze consentono acquisto, trasporto e detenzione di armi/munizioni, la denuncia è una comunicazione formale alle autorità in cui, nel rispetto dell’art. 76 del d.p.r. 445/2000, il detentore deve specificare:
- Dati anagrafici e civici
- Tipologia e quantità di armi e/o munizioni possedute
- Riferimenti d’acquisto
- Armi e/o munizioni già possedute in precedenza
- Soggetti conviventi
La denuncia avviene attraverso apposito modulo, reperibile nei suddetti luoghi o online. Non è consentito avere licenze o detenere armi in casa ai minori di 18 anni, eccetto che per discipline di tiro a volo: dai 14 anni è possibile utilizzare gli attrezzi della società, previa iscrizione a FITAV e CAS. Non è invece richiesta alcuna licenza o denuncia per armi ad aria o gas compressi con potenza inferiore ai 7,5 joule.
Ai sensi dell’art. 697 del c.c., la mancata denuncia di armi in possesso costituisce reato di detenzione abusiva, punibile con arresto da 3 a 12 mesi o ammenda fino a 371,00 euro.
Quante armi si possono detenere in casa?
Secondo il d.l. 104/2018, che aggiorna il 110/1975, il numero massimo di armi a casa concesse è:
- 3 armi comuni da fuoco
- 12 armi sportive lunghe o corte
- Numero illimitato di fucili da caccia e carabine previste dall’art. 13 del d.l. 157/1992
- 8 tra armi antiche, artistiche o rare
- Numero illimitato di armi bianche e distanza ravvicinata
In merito alle munizioni, secondo l’art. 97 TULPS è possibile detenere fino a:
- 200 cartucce armi comuni
- 1.500 cartucce fucili caccia
- 5 kg polveri sparo
Qualora si necessiti di possedere più armi in casa di quelle consentite, è richiesta una speciale licenza di deposito. Rilasciata dal prefetto, si ottiene solo con particolari motivazioni su attività sportive e/o professionali.
Quali tipo di armi si possono detenere
In Italia, è possibile detenere legalmente in casa diverse tipologie di armi da fuoco, ma con limitazioni e requisiti specifici:
Armi comuni da sparo:
- Fino a 3 armi: Possono essere pistole, rivoltelle, carabine o fucili.
- Requisiti: Per detenerle è necessario un “nulla osta all’acquisto” rilasciato dalla Questura, che ha validità di un mese e permette solo di acquistare l’arma e tenerla in casa, avvisando i conviventi.
Armi sportive:
- Fino a 12 armi: Possono essere pistole, rivoltelle, carabine o fucili utilizzate per attività sportive riconosciute.
- Requisiti: È necessario essere iscritti a un Tiro a Segno Nazionale o a una sezione di tiro dinamico sportivo riconosciuta dal CONI.
Fucili da caccia:
- Numero illimitato: Possono essere fucili a canna liscia o rigata utilizzati per l’attività venatoria.
- Requisiti: È necessario avere una licenza di caccia valida.
Importante:
- Tutte le armi detenute devono essere denunciate all’autorità di pubblica sicurezza (Questura o Carabinieri).
- Le armi devono essere custodite in modo sicuro, in luoghi non accessibili a persone non autorizzate.
- Per portare le armi fuori casa è necessaria una specifica licenza di porto d’armi.
Ulteriori informazioni:
- La legislazione sulle armi in Italia è complessa e soggetta a modifiche. Per informazioni dettagliate e aggiornate, è consigliabile consultare il sito della Polizia di Stato (https://poliziamoderna.poliziadistato.it/articolo/56c49146b113f303918485) o rivolgersi direttamente alle autorità competenti.
Disclaimer: Le informazioni fornite in questa sede hanno scopo puramente informativo e non costituiscono consulenza legale.
Dove comprare armi?
Per acquistare legalmente un’arma occorre recarsi presso uno dei tanti rivenditori specializzati e autorizzati presenti in Italia, tra cui vari negozi d’articoli militari. Il prezzo di una pistola comune può andare dai 200,00 ai 2.000 euro.
In alternativa, è possibile comprare un’arma da un privato, previo porto d’armi valido o nulla osta all’acquisto. Con dichiarazione scritta congiuntamente, il venditore dovrà denunciare la cessione entro 72 ore, con suddetta dichiarazione e fotocopia della sua licenza.
Cosa fare con armi ereditate?
Seppur non implichi titolarità formale, anche l’eredità di armi, munizioni o materiale esplosivo necessita di apposita denuncia. Questa comprenderà anche dichiarazione sostitutiva del certificato di morte del soggetto possessore. Qualora l’erede non voglia detenere tali armi in casa può:
- Venderle o cederle, assicurandosi che il ricevente abbia regolare porto d’armi o nulla osta
- Rottamarle, cedendole all’ufficio armi della questura con dichiarazione di rinuncia all’eredità e denuncia di detenzione armi del defunto
In caso di arma ereditata dal valore affettivo, l’erede può presentare richiesta alla questura per avere un nulla osta speciale per portarla fino a casa.
Conclusioni: qual’è l’arma da difesa più efficace da tenere in casa?
Qui spieghiamo che il revolver è la migliore arma da tenere in casa per persone meno esperte, poi le opinioni divergono anche tra gli esperti, ma possiamo dire che la rivoltella e non la pistola è l’arma da difesa per eccellenza.
Secondo Noi è una questione di persone, come al solito.
Non tutti siamo uguali.
- Un conto se una persona abita in casa da sola, se è capace ad usare un’arma, se va ogni mese al poligono, se magari ha fatto il militare o un mestiere per cui deve per forza allenarsi ad usare armi. In questo caso un’arma può essere molto efficace.
- Un conto se compri un’arma ed hai dei bambini in casa, magari adolescenti e magari maschi e molto curiosi. In questo caso detenere un’arma in casa può essere molto più pericoloso di non averla.
- Un altro conto se sei una persona poco esperta, hai solo sparato 4 o 5 volte in vita tua al poligono e ti senti Jason Bourne, vivi solo/a , magari non sei fisicamente in forma. Ti possono entrare dei ladri in casa ed utilizzare quell’arma contro di te. Oppure puoi usarla in modo non corretto, magari sparando alle spalle di uno che è entrato per sbaglio nel tuo giardino: ti potresti ritrovare a scontare 10 anni di galera per omicidio colposo o preterintenzionale, inoltre a spendere decine o centinaia di migliaia di euro per rimborsi civili e spese processuali, quindi ti costerebbe almeno 100 volte più di un semplice furto.
Dipende. Anche le armi bianche sono molto pericolose.
Siamo nel 2020, in una delle nazioni più civilizzate del mondo, con un bassissimo tasso di omicidi, con una polizia funzionante, ed avere un’arma da difesa in casa può essere più un problema che una risorsa.
Meglio farsi derubare di soldi e gioielli che ritrovarsi in carcere per aver ucciso qualcuno, o peggio , cioè avere problemi con le armi in un momento di ira o di litigi tra familiari che secondo le statistiche, sono i casi più frequenti in cui si muore uccisi da armi.
Terminando quest’analisi sulla proprietà di armi in casa, si comprende quanto l’argomento sia delicato, non solo per i numerosi riferimenti normativi che è opportuno conoscere per comprarne e detenerne, ma anche per complessità e pericolosità di tali oggetti: secondo OPAL (Osservatorio Permanente Armi Leggere) nel 2020 in Italia sono avvenuti 35 omicidi con armi da fuoco, quasi 3 al mese, superando addirittura gli omicidi mafiosi a quota 27.
A conti fatti, se per tante persone, specialmente esperte, addestrate o dal passato militare, armi bianche e da fuoco possono rappresentare validi strumenti di difesa personale e dell’ambiente domestico, per altrettanti possono risultare estremamente pericolosi, specie in presenza di bambini o adolescenti in casa spinti dalla curiosità. Si nota quindi che, nonostante una legge rigida ed estremamente esigente, il fattore umano è un elemento cruciale da non sottovalutare.
NB: questo è solo di un articolo informativo, per dubbi e domanda telefonare o recarsi presso la locale Questura o caserma dei Carabinieri, in quanto questa è una materia in cui le leggi e regolamenti possono cambiare anche solo a distanza di pochi mesi.
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Commenti
35 risposte a “Armi in Casa: la Nuova Legge sulla Detenzioni di un’Arma da Difesa”
Due note alle licenze di collezione.
La collezione di armi da guerra deve riguardare armi che possono essere adottate dagli eserciti e non armi che sono state in dotazione un secolo fa, come molte pistole in calibro 9×19: ad esempio, la Luger 1908, ad oggi, è sicuramente non da guerra. In particolare questa munizione 9×19, che è ritenuta il fatto discriminante, è oggi in vendita.
La collezione di armi antiche, artistiche e rare, da fuoco, deve essere degradata a livello delle armi bianche, se si considera che spararle è assolutamente pericoloso. Ove l’arma venisse fatta dichiarare idonea al tiro, dovrebbe essere depennata dalla collezione “antiche”. Resta il fatto che le polveri e le cartucce sono, comunque, irreperibili o inutilizzabili.
Ma è Italia o il Far West?
Stento a credere che gli italiani si siano americanizzati a tal punto!
Perché un paese civile deve scimmiottare un paese barbaro e violento come gli US?
Che vergogna.
cosè ti brucia il culo?? fino al 48 e podopo il 75 il porto d’armi e la detenzione erano sanzionati solo con contravvenzioni e ammende, eravamo e siamo un popolo di persone coscienti …
La vera vergogna è che l’Italia è un paese di ladri,puttane e tagliagole dove la gente che vive onestamente lo deve prendere sempre nel culo. Presto o tardi quando le persone verranno portate alla completa disperazione sarà il caso di armarsi e difendersi da soli. Lo stato sta sempre a guardare e se ne lava le mani mentre ladri e assassini hanno più diritti degli onesti cittadini. Scusatemi per lo sfogo ma sono stanco di vedere il nostro bellissimo Paese andare in rovina . Mapelli Massimo.
Capisco lo sfogo e ti aggiungo anche una ulteriore riflessione, il cittadino, quello onesto – il buon padre di famiglia – è soggetto ad un patto sociale, dove la propria sicurezza è compito dello Stato – La Legge è chiara il concetto è sacrosanto ma la realta’ e` altra cosa – Siccome vale il “patto” ,il difendersi da soli come dire……non viene messo in essere e se lo fai in confronto a chi compie abitualmente crimini la persona danneggiata maggiormente sei tu – Di esempi ne sono pieni le cronache
Gli ideali sono una cosa. La realtà è purtroppo un’altra. Chi entra nel tuo appartamento minacciando te o la tua figlia merita solo una bella palla in fronte
…. è sempre una responsabilità forte per persone che sanno vivere civilmente anche senza…lo dico cercando una risposta etica anche per me. La Paura di non poter difendere me e la mia famiglia e concreta ma,il prezzo che dovrei pagare alla mia coscienza e ai miei famigliari se dovessi farlo,con qualsiasi arma,bianca o da fuoco mi spaventa; ciò nonostante cerco in rete informazioni sul porto d’armi. Non ne ho portata mai una ,tranne a Militare.
Le ultime leggi del PD e di Salvini parlano chiaro: se l’uccisione avviene entro le mura domestiche in situazione di chiaro accesso all’abitazione con effrazione, il fatto viene considerato legittima difesa.
Purtroppo, la stragrande la stragrande maggioranza dei detentori di armi vanno a provare l’acquisto per vedere se funziona e, poi, lo mettono nel cassetto.
Così, quando si trovano nella condizione di stress, perdono la testa e non si limitano a usare l’arma come oggetto di deterrenza, ma, spesso, sparano a caso inseguendo i malviventi anche in strada: da quel momento passano automaticamente dalla parte del torto perché la condizione di legittima difesa è passata.
Finalmente una persona che ha capito come è la legge e come dovrebbe comportarsi chi compra un’arma (mi chiamo come te).
Se si vuol tenere un’arma per difesa abitativa, la cosa minima che bisogna fare è sparare un migliaio di cartucce all’anno e frequentare un corso di tiro almeno una volta all’anno, le buone norme di maneggio in sicurezza si dimenticano in fretta, il tutto detto da uno che è istruttore, spara intorno ai 15000 colpi all’anno e ne vede passare di ogni colore.
La vergogna è lei ….
tutti devono avere il sacrosanto diritto di potersi difendere a distanza da soggetti i quali potrebbero far del male o peggio a me o ai miei famigliari . Le abitazioni devono restare inviolabili , nessuno ti ha chiesto di entrare in casa mia e per averlo fatto vuol dire che sei pronto a tutto . Se il messaggio che vogliamo dare è ” entra pure che ti prepariamo un caffè mentre prendi a pugni i miei figli o mia moglie e mi svaligi la casa , tanto nessuno ha armi per difendersi e puoi stare sereno ” ! spero mai ti succeda una cosa del genere ma se nella malaugurata ipotesi dovesse verificasi , mi piacerebbe sapere ( se ancora vivo tu o i tuoi conviventi ) la penseresti ancora così?
m.v e diventa un far west quando una persona estranea ti viene in casa senza che tu l’abbia invitata e magari ti mette un coltello alla gola, dove sta la regola la difesa deve essere proporzionata all’attacco? magari l’intruso non ha niente da perdere o è un campione di arti marziali e trova una moglie di 60 Kg, qui non si parla di uscire per strada e sparare al vicino! si tratta di capire che un estraneo non puo e non deve fare quello che gli pare a casa mia! oltretutto è anche un deterrente!!!! basta che ognuno si prenda le proprie responsabilità
Non sarebbe male come in america. Sono nostri alleati poi, no? Almeno ci pensano prima di entrare nella mia proprieta, di toccare la mia famiglia.
Fra le persone più equilibrate che conosco ci sono i frequentatori del Poligono della mia città.
Poi, so che vi piace tirare fuori il parolone Far West, ma io non vedo persone che girano con la pistola in fondina o il fucile nel fodero appeso allo scooter, se mai, tutti sappiamo che in giro ci sono centinaia, se non migliaia, di delinquenti che posseggono illegalmente delle armi e che, questi sì, se le portano sempre in cintura.
Inoltre, smettiamola di condannare i privati possessori di armi, l’articolo parla di 30 morti in un anno? Bene, allora parliamo di quanti morti abbiamo al giorno per le nostre strade, questo carissimo è un Far West, ha visto come guidano gli italiani?
Infine, se permette, se mi entrano tre malviventi in casa e io ho con me le mie figlie, non mi interessa quali possono essere le conseguenze, ma userò tutto quello che posso trovare a portata di mano per tenerli lontano da loro e le posso garantire che una mazzata da baseball in testa è molto più letale di un calibro 9 nella pancia, cosa facciamo allora, chiudiamo tutte le ferramenta e i negozi di articoli sportivi e per la casa?
Buongiorno, detengo due carabine ad aria compressa regolarmente acquistate con porto d’armi ad uso sportivo e registrate presso la caserma dei carabinieri, è mia intenzione avere le armi in casa solo come detenzione e non più ad uso sportivo. Prima rinnovavo la licenza ogni cinque anni, decidendo per la sola detenzione è necessaria la procedura di rinnovo? Grazie
Ciao, sono quasi nella tua stessa condizione. Ho armi da caccia ereditate tutte regolarmente denunciate e registrate in mio possesso. Ora che non vado più a caccia voglio solo la detenzione e non so se basta il certificato del medico di famiglia o anche tutta la trafila del medico legale le marche da bollo ecc…
Solo detenzione.
Se qualcuno potesse illuminarci. Grazie.
Avete portato le vostre armi a casa con documenti in regola e le avete denunciate, per cui le forze dell’ordine sono a conoscenza della vostra situazione.
A questo punto potete lasciar scadere il porto d’armi senza alcuna conseguenza purché, ovviamente modifichiate il vostro comportamento, nel senso che non potrete più portarle fuori di casa per andare a sparare al poligono, nemmeno per portarle in armeria nel caso vogliate venderle e nemmeno in Questura o dai CC se voleste distruggerle perché non le volete più, quelle armi devono restare nel luogo indicato in denuncia.
Potrete anche venderle perché in denuncia, ma l’acquirente dovrà necessariamente venire a casa vostra.
Non devi rinnovare nulla dato che hanno già i dati sulla detenzione di armi superiori a 7.5 j.
Il fatto di essere barbari o meno, al giorno d oggi i ladri non hanno buon senso di poter capire che facendo un furto quel giorno potrebbe essere un brutto giorno per loro perché hanno saccheggiato a un qualcuno che usa armi e non ci si mette a pensare se sparare o no, in quel caso si spara per difendersi per far capire che non è il caso che si avvicinano piu, invece di poter sparare non danno in dotazione dei TASER che scarica corrente elettrica giusto per dare una sofferenza minima da cui poter scappare e chiedere Aiuti, e non dare sofferenza da armi da fuoco che poi alla fine da carcerieri si va carcerati
Perché come ogni cosa anche il taser può essere utilizzato per fare rapine furti etc quindi in mano a delinquenti oltre che gente comune.. Quindi non daranno mai autorizzazione alla detenzione. Purtroppo o menomale nn siamo in America.. Dovranno cambiare tante teste prima che tante leggi in merito alle armi.
Guardi, i delinquenti hanno tutto quello che vogliono, legge o non legge, ha mai visto i servizi delle iene riguardo ai ragazzini di Napoli che girano con la pistola nella cintura?
Detengo con regolare licenza pistole e fucili, ho due bambine piccole è per precauzione le chiudo nell’ armadio blindato. È una semplice passione, le armi vanno usate in modo coscienzioso e seguendo le regole imposte dalla legge. Niente Far West ne giustizia fai da te. Siamo un paese civile e ci sono regole chiare. Quindi invece di pensare a modificare leggi in modo assurdo e screditare chi usa le armi in modo corretto, si pensi a sanzionare e a verificare seriamente in che mani finiscono le armi ereditate o a fare controlli più seri. Ci sono proposte di legge in parlamento sul tema armi che sono degli aborti assurdi. Pensassero ad applicare le leggi vigenti piuttosto.
Detengo regolarmente una pistola automatica cal.9 corto, avevo porto d’armi a cui ho rinunciato per troppi costi burocratici, l’arma è in regola e registrata al Commissariato di zona, vorrei cambiarla con un’altra arma corta come posso fare???
A questo punto, lei non può più acquistare un’altra arma senza fare la trafila dei documenti per la richiesta del nulla osta al nuovo acquisto essendo venute meno le condizioni che assicurano che lei abbia i requisiti per acquistare una nuova arma che, prima, venivano garantite dal possesso del porto d’armi che richiede un rinnovo ogni 5 anni.
Per farlo, ovviamente, dovrò sostenere gli stessi costi che l’hanno spinta a rinunciare al porto d’armi, inoltre, si informi se sia necessario rifare il DIMA nel caso il suo porto sia scaduto da più di 10 anni, su questo non sono sicuro.
Bisognerebbe fare un po di chiarezza a prescindere dall’autodifesa, da me viene a rubare il morto di fame gli zingari loro i suddetti ladruncoli pur essendo abili e fastidiosi vengono a casa nostra nella speranza di trovare oro o contanti!! scappano se vedono una luce che si accende!!! sono una categoria di persone che non faranno male mai a nessuno!! (non li giustifico) ma non sono rapinatori per intenderci!! a questi non puoi sparare diverso è se consideriamo una rapina che si svolge ed è diretta a facoltosi imprenditori!! io credo che se rientri nel medio possessore di niente non corri rischi consiglio di rivolgersi all banca per custodire quei pochi averi una fede una collana un orologio stiano bene in una cassetta di sicurezza!!! non so se rubino armi non ne ho!! antifurti e vigilanze non hanno nessun potere le guardie armate sono un deterrente inefficace visto che non sanno sparare e poi non possono fare assolutamente nulla!!! arrivano con la panda dopo un ora fermandosi a tutti i semafori ma che vergogna!!! io voto per una legge che approvi la difesa abitativa ma non per sparare ma per dimezzare i piccoli furti!!! forse se sti ladri sapessero che ho o potrei avere il diritto di sparargli loro ci penserebbero bene Non facciamoci intimorire
poi scusate davvero basta accendere le luci!!!
Buongiorno a tutti, hoereditato un fucile da caccia, vorrei tenerlo per una questione affettiva. Non mi interessano porti d’arma o altro. Cosa devo fare?
Grazie a chi mi può aiutare.
Se vivo all estero posso detenere armi in Italia ?
Se eravamo in un paese “civilizzato” come dici, non serviva un arma per difenderci. Se serve sapere fare a cazzotti e sapere sparare, é perche in fondo non e un paese civile e oltretutto, se io a sparare uno che vuole uccidermi o rapinarmi rischio 100 volte tanto, vuol dire che il nostro peggiore nemico é lo stato, o sbaglio? Sai quanto tempo ha bisogno la polizia di venire a casa a proteggerti? Sempre “se” la legge gli permette di fare qualcosa, alla polizia, visto che con queste belle leggi tutti possono rapinare le case, la polizia sta li in divisa e deve stare zitta a prendersi gli sputi della peggiore gentaglia… Allora, la legge ci vuole dire “diventate tagliagole, tanto non vi puo fare un cazzo nessuno”. E la famiglia? La proprieta? Chi le difende? Questo é il motivo per cui dobbiamo saperci difendere oggi, purtroppo. Il nostro peggiore nemico é proprio questo dovere essere un “paese civile” senza nemmeno esserlo.
Esatto, le vittime sono i delinquenti, non chi vive costantemente con la pesantissima consapevolezza che un giorno qualcuno potrà entrare in casa tua, minacciare i tuoi figli e tu dovrai decidere se difenderli e beccarti 10 anni di galera o lasciarli fare.
cosi solo per dire ma se ti entra qualcuno in casa e riesci a prendere la tua
pistola “seria”, spari 2 colpi in aria e urli: siamo armati… cosa pensate che farà uno o 2 ladri? Dico questo perchè i commenti che ho letto, non tutti quanti, parlano di uccidere l’intruso/i.
Esatto, questo è proprio il punto.
Tanto per cominciare, la legge di Salvini, ma già quella emanata prima dal PD, permette di reagire e, eventualmente, uccidere, se l’atto avviene entro le mura domestiche e in caso di evidente accesso con effrazione e minaccia per i presenti.
Il problema è che, mentre io e mia figlia facciamo almeno un corso di tiro difensivo all’anno e spariamo 6000/7000 colpi all’anno ciascuno, la stragrande maggioranza dei detentori di armi vanno a provare l’acquisto per vedere se funziona e, poi, lo mettono nel cassetto.
Così, quando si trovano nella condizione di stress, perdono la testa e non si limitano a usare l’arma come oggetto di deterrenza, ma, spesso, sparano a caso inseguendo i malviventi anche in strada: da quel momento passano automaticamente dalla parte del torto perché la condizione di legittima difesa è passata.
La cronaca riporta spesso gli esiti dei processi a chi ha ucciso un malvivente, più quelli che sono stati condannati perché hanno ecceduto e quasi mai quelli, che sono comunque tanti, di chi è stato assolto per essersi limitato a sparare entro le mura di casa.
Il problema (o meglio la domanda) non esiste per chi è in RALE pericolo di vita.
Si difende la vita, la minaccia della stessa e non la proprietà materiale e questo deve essere sempre ben presente.
Mi spiego meglio…se rientri in casa e ci trovi un ladro, e questo disarmato e spaventato scappa con la tua roba in un sacco..beh chi è quel delinquente che gli spara alle spalle?
Magari gli salti addosso o li fai lo sgambetto….
Se rientri, c’è un ladro e quello si gira con una pistola in pugno puntandotela…lo fulmini e basta senza pensare a tante cose, che siano le 10 di mattina o le 10 di sera; se poi la pistola era finta tu non potevi certamente verificarlo a tue spese prima….per te è stata legittima difesa, fine.
Se sei in casa a letto e ti entra un ladro nel mentre che dormi e ti ruba tutto…ti svegli e quello fugge senza minacciare la tua vita….vedi sopra al punto 1…se gli spari alle spalle sei un assassino, perchè nessuno mette in pericolo imminente la tua vita; quello è un ladro, l ‘ hai beccato e se la squaglia! Ma per te non c’è in quel momento una minaccia di vita o di morte!
Se te sei a casa a cena e ti entrano 3-4 ladri ad armi spianate, minacciando te e i tuoi familiari…beh era forse meglio prevenire con qualche sistema passivo…ma a quel punto IO gli do tutto e spero che si accontentino rapidamente senza ulteriori casini perchè non credo che potrei onestamente mai farcela a fronteggiare tal situazione se non mettendo a tremendo rischio mia moglie e mio figlio.
Insomma è un gran casino comunque e spero di non trovarmici mai… ma comunque SE fossi costretto da una situazione di vita o di morte a sparare…. meglio un processo non favorevole che essere fulminato o vederti ammazzare un caro.
Poi ci vuole tanta freddezza e tanto tanto controllo in queste situazioni…e quando ci sono dei cari da difendere…insomma non è facile!
PS sono iscritto al tsn, sono un agonista (ormai master) e sparo minimo 2 volte a settimana dal quasi lontano 1987. ciao
Grazie Filippo,
commento molto interessante.
Tutto giusto, io sono tiratore/istruttore come lei e il punto è che, per quanto possibile, non bisogna perdere la testa, fare corsi di tiro aiuta molto a gestire le situazioni di stress per non diventare degli assassini, poi, giustamente, non facciamo gli eroi, da me i ladri prima di entrare in casa devono passare le telecamere esterne allarmate e i sistemi di sicurezza a porte e finestre, poi, speriamo bene…
parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole parole…………………………….. mettete da parte armi e munizioni, fate la cosa giusta……………….
Fate l’amore e non la guerra!!!!!!!!!!!