Investimenti e Tasse: cosa c’è da sapere

I guadagni ottenuti tramite investimenti sono soggetti, come qualsiasi altra entrata, a specifiche tassazioni. Per non commettere errori e valutare in modo adeguato l’investimento che si intende effettuare, è importante sapere in anticipo quali tasse pagare e a quanto ammontano.

Sebbene in molti casi il pagamento delle tasse possa essere delegato all’intermediario finanziario che si occupa della gestione del portafoglio o della compravendita di titoli, risulta comunque fondamentale sapere quale impatto avrà questa componente sul rendimento dei movimenti di capitale.

In questo articolo ci occuperemo dei differenti tipi di tassazione e delle aliquote che è necessario pagare a seconda del tipo di investimento effettuato. Per ulteriori approfondimento sul capital gain, sulle minusvalenze e le plusvalenze, nonché su altri temi attinenti all’argomento, è possibile consultare siti specializzati gestiti da professionisti del settore e sempre aggiornati sulle novità in materia.

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Tassazione degli investimenti: a quanto ammonta

Le aliquote applicate ai guadagni ottenuti dagli investimenti non sono sempre uguali, in quanto in alcuni casi è possibile ottenere delle particolari agevolazioni che permettono di ridurre l’ammontare delle tasse da pagare.

In linea generale, le rendite da investimenti, tipo quelle derivanti dalla vendita di azioni e obbligazioni, sono sottoposte a un’aliquota pari al 26%; nel caso dei Titoli di Stato però l’aliquota si riduce al 12,5%.

Alcune forme di investimento risultano invece totalmente esenti da tassazione; è il caso ad esempio dei libretti di risparmio la cui giacenza non superi i 5.000 euro e dei PIR, i Piani di Risparmio Individuale, nel caso in cui l’investimento venga mantenuto per un minimo di 5 anni. In questo secondo caso l’esenzione riguarda non solo gli utili derivati dall’investimento, ma anche le imposte di successione.

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Quali altre tasse bisogna pagare sugli investimenti

Le tasse sugli investimenti non riguardano solo gli utili; chi effettua un investimento deve tenere conto anche di altre tipologie di tassazione alle quali potrebbe andare incontro e, in particolare di:

  • imposta di bollo: questa tassa riguarda alcuni particolari investimenti, tra cui i conti deposito, e corrisponde allo 0,20% dell’ammontare del deposito;
  • transazioni finanziarie: le transizioni sono tassate allo 0,12%, tenendo conto di plusvalenze e minusvalenze;
  • transazioni sul mercato non regolamentato: in questo caso la tassazione sale allo 0,20%;
  • riscatto del fondo pensione: per riscattare il fondo pensione, è necessario pagare un’imposta sostitutiva del 15%. Tale aliquota può ridursi in base all’anzianità di versamento.

Come funziona il pagamento delle tasse sugli investimenti

Il pagamento delle tasse sugli investimenti avviene tramite dichiarazione dei redditi; ogni anno è necessario versare le imposte relative ai guadagni generati nel corso dell’anno precedente.

In tale contesto, è necessario fare una distinzione tra regime dichiarato e regime amministrativo. Nel primo caso, detto anche sistema di autovalutazione fiscale, il compito di presentare la dichiarazione dei redditi e di pagare le tasse sul guadagno generato spetta all’investitore; nel secondo caso invece tutta la procedura viene effettuata dall’intermediario, il quale, fungendo da sostituto d’imposta, tratterrà l’ammontare relativo alla tassazione e si occuperà direttamente del pagamento.

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