Per lo Stato Italiano lo studio universitario è un diritto, proprio per questo sono previsti strumenti di sostegno e agevolazioni economiche per determinate categorie di studenti, che non abbiano la possibilità di pagare le tasse universitarie al 100%. Queste ultime devono essere equiparate alla propria situazione finanziaria familiare, che si calcola attraverso l’ISEE.
Che sia pubblico o privato, italiano o estero, ogni ateneo prevede obblighi fiscali che gli studenti sono tenuti a rispettare. A quali soggetti spetta e come ottenere l’esonero delle tasse universitarie 2021? Per capirlo occorre verificare la soddisfazione di determinati requisiti, riguardo a condizioni economiche, di merito o di invalidità.
Cos’è l’esonero delle tasse universitarie e a chi è rivolto?
Per esonero dal pagamento delle tasse universitarie, si intende un’agevolazione finanziaria che permette l’esclusione parziale o totale dal versamento dei contributi fiscali universitari per alcune categorie di studenti. Sono tre i maggiori criteri per l’eventuale riduzione:
- Reddito
- Merito
- Invalidità
Esonero tasse universitarie per reddito
I riferimenti normativi per l’esonero sono la Legge di Bilancio 2017 (d.l. 232/2016), che per la prima volta ha introdotto una No Tax Area per gli studenti universitari, modificata poi dal d.m. 26/06/2020 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca: se inizialmente per accedervi era necessario un ISEE inferiore o uguale a 13.000 euro/anno, dall’Anno Accademico 2020/2021 tale cifra sale a 20.000 euro/anno.
Il decreto del MIUR ha pensato inoltre agli effetti del Coronavirus sull’istruzione nazionale, prevedendo esoneri parziali dall’80% al 10%:
- Riduzione dell’80% per ISEE tra 20.000 e 22.000 euro
- Riduzione del 50% per ISEE tra 22.000 e 24.000 euro
- Riduzione del 30% per ISEE tra 24.000 e 26.000 euro
- Riduzione tra 20% e 10% per ISEE tra 26.000 e 30.000 euro
Tali esenzioni, decise liberamente da ogni ateneo su indicazioni del decreto stesso, sono rivolte agli studenti che si iscrivono al primo anno universitario, con calcolo in base all’ISEE presentato al momento dell’iscrizione; per studenti che si iscrivono agli anni successivi al primo sono richiesti almeno 10 CFU per il secondo anno e almeno 25 CFU per anni successivi al secondo.
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Esonero tasse universitarie per merito
Oltre a quella per reddito ISEE, è prevista un’esenzione dedicata al merito dello studente sia durante le scuole superiori che durante gli attuali percorsi di laurea. Le università prevedono riduzioni totali o parziali (dall’80% al 20%) in caso di:
- Ottenimento massimo dei CFU previsti dal piano di studio
- Conseguimento laurea entro il termine ultimo previsto dal proprio ordinamento
- Conseguimento diploma maturità con voto massimo di 100/100 o 100 e lode
Sebbene anch’esso disciplinato dal d.m. del MIUR, non esiste una regola generica d’esonero tasse per merito per tutti gli atenei, bensì sono questi ultimi a decidere liberamente esenzioni e/o riduzioni: ogni dettaglio viene specificato nei bandi dei singoli corsi di laurea. Occorre poi ricordare che sono sempre dovuti:
- Versamento di 30,00 euro
- Bollo da 16,00 euro
- Tassa regionale, variabile dall’ubicazione
Infine, non sono previste esenzioni per iscrizioni a lauree magistrali biennali.
Esonero tasse universitarie per invalidità
In mancanza di requisiti ISEE o di merito, ogni ateneo prevede agevolazioni fiscali per studenti che presentino tipologie d’invalidità accertate ai sensi della Legge 104/1992.
Detrazione al 100% è prevista per studenti con invalidità superiori al 66% indifferentemente dalla propria capacità contributiva, con conferma annuale delle condizioni di disabilità non-permanente o a revisione periodica.
Sono poi previsti:
- Esoneri totali con contributi fissi, per
- Studenti con invalidità tra 33% e 65% entro determinata fascia ISEE fissata dall’università
- Studenti vincitori o idonei a borse di studio o prestiti d’onore
- Studenti stranieri con borsa di studio del Governo Italiano
- Primi, secondi e terzi classificati in gare di matematica con voto di maturità superiore o uguale a 90/100
- Esoneri parziali, per
- Studenti con invalidità tra 33% e 65% e ISEE superiore a fascia di reddito fissata dall’università
- Studenti beneficiari di borsa di studio iscritti a primo anno fuori corso
- Dipendenti dell’università e relativi figli
- Vincitori in gare di matematica con voto di maturità superiore o uguale a 90/100
- Studenti sottoposti a misure restrittive con ISEE ridotto
- Studenti figli di vittime di terrorismo e criminalità organizzata
In tutti i casi l’imposta di bollo è sempre dovuta per la domanda d’iscrizione. Sono poi richiesti ISEE universitario dell’anno precedente all’iscrizione e certificazione di disabilità. Tale esonero è rivolto anche a figli di beneficiari di pensione d’inabilità ai sensi dell’art.30 del d.l. 118/1971.
Detrazione affitti per studenti fuori sede
Secondo Istat, sono circa il 32% gli studenti universitari fuori sede in Italia, proprio per questo sono disponibili scontistiche sui canoni d’affitto per studenti che si trasferiscono in altre città o regioni per frequentare il loro percorso accademico.
La detrazione, da inserire nel Modello 730, è pari al 19% delle spese sostenute entro un limite totale di 2.633 euro ed è destinata a studenti che abbiano immobile in affitto a unico fine di studio universitario, situato in un comune distante almeno 100 minuti da quello di residenza o in provincia diversa.
Conclusioni
Notando i vari requisiti per l’esonero delle tasse universitarie, si nota come questa detrazione sia rivolta a diverse categorie di studenti, classificabili per redditi ridotti, riconosciuti per meriti accademici o con condizioni d’invalidità accertate. Ciò perchè lo studio universitario è un diritto di tutti, sia in istituti pubblici che privati, indifferentemente da condizioni economiche o sociali.
A conti fatti, l’estensione della No Tax Area da parte del MIUR è stata una scelta per contrastare l’attuale situazione causata dal CoViD-19: contrariamente a quanto si pensi, secondo il portale Skuola.net nell’Anno Accademico 2020/2021 si sono registrati incrementi delle immatricolazioni in città come Palermo con +35%, Pavia +28%, Padova +11% o Catania con +5%, con trend positivo anche per atenei privati come LUISS con +8%, Bocconi +5% e Cattolica con +4%.
Occorre infine ricordare che, nella Legge di Bilancio 2021, sono stati inclusi interventi di rifinanziamento strutturale del comparto dell’istruzione, con 40 milioni di euro destinati al diritto allo studio e più di 8 milioni per ridurre le tasse universitarie.