In Italia c’é una tassa nascosta che paghiamo sulle tasse, si tratta di una tassa indiretta o meglio, di un mancato guadagno di soldi e di tanto tempo perso per pagare le tasse.
E’ quello che – secondo Noi – é uno dei problemi più grandi dell’economia italiana: la burocrazia fiscale.
In Italia, di media ogni anno un contribuente deve dedicare 269 ore all’anno per pagare le tasse e ovviamente siamo il paese in Europa dove bisogna dedicare più tempo per districarsi dai veri e propri rebus fiscali, Portogallo a parte….
Si tratta di un tempo che tradotto corrisponde a 33 giorni, che equivalgono grossomodo ai giorni di ferie che spettano durante 1 anno lavorativo, a lavoratori di diverse categorie contrattuali.
Per quanto riguarda la semplificazione, in Italia si sta cercando di fare qualcosa, come la fattura elettronica per quanto riguarda gli affari che si fanno con la PA, ma sono provvedimenti che arrivano tardi rispetto gli altri paesi e che a volte sono solo una goccia nel mare, se pensiamo che ci sono leggi e tasse che cambiano ogni anno, ad ogni Governo.
Il caso dell’ICI è emblematico: in pratica ogni governo cambia la tassa sulla casa: un anno bisogna pagarla, l’anno dopo viene abolita, poi l’anno successivo dopo gli viene cambiato nome, l’anno dopo ancora vengono cambiati i conteggi, il tutto non certo per ragioni fiscali, ma solo ed esclusivamente per ragioni politiche.
Dato che la stragrande maggioranza degli italiani é proprietaria di una o più case, promettere di cambiare o togliere questa tassa, significa spostare il consenso ed il voto di centinaia di migliaia persone, esempio lampante sono state le penultime elezioni, in cui Berlusconi, dato per spacciato dai sondaggi elettorali, dopo aver promesso di abolire la tassa sulla casa appena 2 o 3 giorni prima delle elezioni, é ‘miracolosamente’ resuscitato quando si andò a fare gli spogli elettorali.
Tutto questo però ha un costo per i contribuenti:
- C’è un maggiore costo, in quanto il commercialista di turno deve rifare i conteggi, oppure deve aspettare i nuovi moduli che da Roma non arrivano, oppure deve aspettare le nuove disposizioni, che nemmeno quelle arrivano.
- Questo é un lavoro in più che fa il commercialista, che ovviemente sarà pagato dal contribuente, e questa é la parte del costo delle tasse più evidente.
Il costo nascosto delle tasse é però, come si evince da questo studio, il tempo perso per pagare le tasse.
- Solo chi ha un’azienda può capire lo sforzo che si fa per stare dietro a tutti questi balzelli, cambio di moduli da riempire, continui aggiornamenti di aliquote, un vero e proprio impazzimento, che come vedete ci occupa 33 giorni lavorativi, poi però ci sono gli imprevisti, un calcolo fatto male da rifare, una cifra scritta male da riscrivere, e allora giù a ricompilare tutto il modello perché magari é online e non si può cancellare e riscrivere.
- Se l’economia italiana non cresce, se gli imprenditori chiudono le aziende, se i disoccupati aumentano, é dovuto anche a questo costo nascosto delle tasse.
- E’ di ieri la chiusura dell’azienda Mazzocchi, u’azienda di 120 operai che produceva ammortizzatori per moto. Se ormai la chiusura di una fabbrica non fa più notizia, quella della Mazzocchi dovrebbe far pensare: l’industria delle motociclette si sta riprendendo dalla crisi proprio in questi ultimi mesi, questa azienda è famosa in tutto il mondo per le sue precise lavorazioni, sempre all’avanguardia, sempre al passo coi tempi, ma perché tenere aperta un’azienda se il guadagno é minimo e il tempo per stargli dietro é ‘totale’. Pensate ad un piccolo imprenditore che deve star dietro alla produzione, agli operai, deve innovare tutti i giorni il proprio prodotto, com’é possibile che riesca a stare dietro anche a tutti questi problemi burocratici?
Classifica in base al numero di ore all’anno che ci vogliono per pagare le tasse nei paesi area euro:
Fonte: Ufficio Studi CGIA su dati Banca Mondiale (Doing Business 2015)
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