Secondo un recente studio di un’Associazione di Artigiani ed imprese veneta, nel 2014 si sta avendo un’impennata nella richiesta di lavoro a chiamata , detto anche lavoro intermittente o Job on Call.
Sarebbero le aziende operanti nel settore del turismo, le più attive nel cercare questo tipo di lavoratori, che di solito sono pagati con dei voucher.Triplicato il numero delle ore per il lavoro a chiamata:In un solo anno le ore di lavoro intermittente sono più che triplicate, passando dai 21 milioni di ore agli oltre 70 milioni di ore. Con questa formula è possibile far emergere una parte di lavoro sommerso.
Come funziona il Job on Call?
- deve essere stipulato in forma scritta ai fini della prova;
- deve indicare i seguenti elementi:
- la durata della prestazione lavorativa
- le ipotesi che consentono la stipulazione del contratto
- il luogo della prestazione
- le modalità della disponibilità, se garantita dal lavoratore ed il relativo preavviso di chiamata spettante al lavoratore (mai inferiore ad 1 giorno)
- il trattamento economico e normativo riconosciuto al lavoratore per le prestazioni eseguite e la relativa indennità di disponibilità
- forme e modalità con le quali il datore di lavoro è autorizzato a richiedere l’esecuzione della prestazione lavorativa
- la rilevazione delle presenze
- le modalità e i tempi di pagamento dello stipendio e della eventuale indennità di disponibilità
- le misure di sicurezza adottate nel campo lavorativo
- é di tipo subordinato;
- può essere certificato.
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