Gestire un’eredità non è mai semplice, specialmente in Italia. In Italia, l’imposta di successione si applica a tutti i beni trasferiti in caso di morte, inclusi beni immobili, beni mobili (denaro, titoli, auto, ecc.), diritti e crediti. Tuttavia, l’imposta varia in base al grado di parentela tra il defunto e gli eredi, e ci sono franchigie specifiche e aliquote che si applicano a seconda di questa relazione. Ecco una panoramica delle aliquote e delle franchigie principali:
Aliquote dell’Imposta di Successione
- Coniuge e parenti in linea retta (figli, genitori, nipoti):
- Aliquota: 4%.
- Franchigia: 1.000.000 di euro per ciascun beneficiario. L’imposta si paga solo sulla parte che eccede questa soglia.
- Fratelli e sorelle:
- Aliquota: 6%.
- Franchigia: 100.000 euro per ciascun beneficiario.
- Altri parenti fino al quarto grado, affini in linea retta, affini in linea collaterale fino al terzo grado:
- Aliquota: 6%.
- Nessuna franchigia.
- Altri soggetti (es. amici, persone non legate da parentela):
- Aliquota: 8%.
- Nessuna franchigia.
Beni Immobili
- Oltre all’imposta di successione, per i beni immobili è necessario pagare l’imposta ipotecaria e catastale.
- Imposta ipotecaria: 2% del valore catastale.
- Imposta catastale: 1% del valore catastale.
Queste imposte si applicano indipendentemente dall’imposta di successione e devono essere pagate anche se non è dovuta l’imposta di successione grazie a una franchigia.
Esenzioni e Agevolazioni
- Immobili adibiti a prima casa: Se l’erede riceve in successione un immobile che sarà adibito a “prima casa”, le imposte ipotecaria e catastale sono dovute in misura fissa, ovvero 200 euro ciascuna.
- Imprese familiari: In alcuni casi, il trasferimento dell’impresa familiare può beneficiare di esenzioni o riduzioni, purché siano soddisfatte determinate condizioni, come il mantenimento dell’attività per almeno 5 anni.
Quando, dove e a chi pagare
Le tasse di successione in Italia devono essere pagate all’Agenzia delle Entrate attraverso una procedura specifica. Ecco come, quando e dove si devono pagare:
1. Dichiarazione di Successione: Dove e Come Presentarla
- Dove: La dichiarazione di successione deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate (ufficio territoriale competente) attraverso il portale online dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, può essere presentata direttamente presso gli uffici competenti dell’Agenzia delle Entrate, anche se la modalità telematica è la più consigliata e ormai prevalente.
- Come: La dichiarazione deve essere redatta utilizzando un modulo specifico, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione può essere presentata personalmente dall’erede o da un intermediario abilitato (come un commercialista o un notaio). La dichiarazione deve contenere un elenco dettagliato di tutti i beni e i diritti che compongono l’eredità (immobili, conti correnti, beni mobili, ecc.).
- Quando: La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso del defunto.
2. Pagamento delle Imposte: Quando e Come Pagare
- Calcolo delle Imposte: Una volta presentata la dichiarazione di successione, l’Agenzia delle Entrate calcola l’importo dovuto per l’imposta di successione, nonché le imposte ipotecaria e catastale (per i beni immobili).
- Quando Pagare:
- Le imposte devono essere pagate contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione. La somma complessiva può essere richiesta dall’Agenzia delle Entrate, che emetterà un avviso di liquidazione.
- Come Pagare:
- Modello F24: Le imposte di successione e le altre imposte dovute (ipotecaria, catastale) devono essere pagate utilizzando il Modello F24 (sezione “Erario”) presso una qualsiasi banca, ufficio postale o tramite servizi online di home banking.
- Per i pagamenti superiori a 1.000 euro, è obbligatorio utilizzare modalità di pagamento telematiche.
3. Rateizzazione del Pagamento
- È possibile chiedere una rateizzazione del pagamento delle imposte di successione, purché il debito sia superiore a 1.000 euro e non riguardi le imposte ipotecarie e catastali.
- La rateizzazione può essere concessa fino a un massimo di 8 rate trimestrali. Nel caso in cui l’importo superi i 20.000 euro, il numero massimo di rate è elevato a 12 rate trimestrali.
- Per richiedere la rateizzazione, è necessario fare domanda all’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione che giustifica l’impossibilità di effettuare il pagamento in un’unica soluzione.
4. Sanzioni e Interessi in Caso di Ritardo
- Se la dichiarazione di successione non viene presentata entro i 12 mesi previsti, o se le imposte non vengono pagate nei termini, si applicano sanzioni e interessi di mora.
- La sanzione per la mancata presentazione della dichiarazione varia dal 120% al 240% dell’imposta dovuta. Se la dichiarazione è presentata con un ritardo entro 90 giorni, la sanzione è ridotta.
5. Documentazione Necessaria
Per la dichiarazione di successione, è necessario fornire:
- Certificato di morte del defunto.
- Documenti identificativi degli eredi.
- Atti notarili o documenti che attestano la proprietà dei beni.
- Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
- Copia del testamento (se presente).
6. Dove Ottenere Assistenza
Se hai dubbi o difficoltà nella compilazione della dichiarazione o nel calcolo delle imposte, puoi rivolgerti a:
- Agenzia delle Entrate: presso gli uffici o tramite il loro call center.
- Notai o commercialisti: per consulenza e assistenza nella compilazione e presentazione della dichiarazione.
ESEMPIO di tasse da pagare su 2 appartamenti di un valore di 500.000 euro e un conto corrente con 30 mila euro
Per calcolare le tasse da pagare su un’eredità composta da due case (con valore catastale complessivo di 500.000 euro) e conti correnti per un totale di 30.000 euro, dobbiamo considerare:
- Imposta di Successione: Dipende dal grado di parentela tra il defunto e l’erede.
- Imposte Ipotecaria e Catastale: Si applicano specificamente ai beni immobili.
Farò un esempio considerando che l’erede sia un figlio o un coniuge, poiché questo è il caso più comune.
1. Imposta di Successione
Per Coniuge o Figli:
- Aliquota: 4%
- Franchigia: 1.000.000 di euro per ciascun erede.
Poiché il totale del patrimonio ereditato (500.000 euro + 30.000 euro = 530.000 euro) è inferiore alla franchigia di 1.000.000 di euro, l’imposta di successione non è dovuta.
2. Imposte sui Beni Immobili (Ipotecaria e Catastale)
Per i due immobili (valore catastale complessivo di 500.000 euro), si devono pagare le seguenti imposte:
- Imposta Ipotecaria: 2% del valore catastale.
- Imposta Catastale: 1% del valore catastale.
Calcolo delle Imposte:
- Imposta Ipotecaria = 500.000 euro * 2% = 10.000 euro.
- Imposta Catastale = 500.000 euro * 1% = 5.000 euro.
Totale delle imposte ipotecaria e catastale: 10.000 + 5.000 = 15.000 euro.
3. Esenzioni per Prima Casa
Se uno degli immobili ereditati è adibito a “prima casa” per l’erede, allora:
- L’imposta ipotecaria è fissa a 200 euro.
- L’imposta catastale è fissa a 200 euro.
In questo caso, il calcolo delle imposte sui beni immobili sarebbe:
- Prima Casa: 200 euro (ipotecaria) + 200 euro (catastale) = 400 euro.
- Seconda Casa: 10.000 euro (ipotecaria) + 5.000 euro (catastale) = 15.000 euro.
Totale con agevolazione prima casa: 400 + 15.000 = 15.400 euro.
Riepilogo del Calcolo delle Tasse da Pagare:
- Imposta di successione: 0 euro (sotto la franchigia di 1.000.000 euro per coniuge o figli).
- Imposte ipotecarie e catastali:
- Senza agevolazione “prima casa”: 15.000 euro.
- Con agevolazione “prima casa”: 15.400 euro.
Quindi, nel caso in cui l’erede sia un figlio o coniuge, l’imposta di successione non è dovuta e le imposte totali da pagare saranno:
- 15.000 euro (senza agevolazione prima casa) oppure
- 15.400 euro (con agevolazione prima casa).
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