Un nuovo sviluppo è emerso nelle vicende giudiziarie riguardanti Monte dei Paschi di Siena (Mps).
Il Tribunale di Milano ha focalizzato la sua attenzione sulla ricapitalizzazione precauzionale del 2017, attraverso cui lo Stato è entrato nel capitale della banca, e sulla contabilizzazione dei crediti deteriorati (Npl).
La giudice Teresa De Pascale ha ordinato l’imputazione coatta per gli ex presidenti Alessandro Falciai (2016-2017) e Stefania Bariatti (2017-2020), l’ex amministratore delegato Marco Morelli (2016-2020) e altri dirigenti, con le accuse di manipolazione del mercato e falso in bilancio per gli esercizi 2016 e 2017. La richiesta di archiviazione della procura è stata rigettata, e gli stessi ex dirigenti sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, relativa ai 5,4 miliardi di ricapitalizzazione erogati nel 2017, sostenendo che i falsi in bilancio avrebbero nascosto lo stato di insolvenza della banca.
Inoltre, l’ex presidente Alessandro Profumo e l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola di Mps sono stati archiviati dalla giudice per prescrizione, relativamente alle accuse di manipolazione di mercato e falso in bilancio riguardanti i resoconti trimestrali del 2012 e quelli semestrali del 2014. Tuttavia, i due ex manager sono attualmente in udienza preliminare dopo la richiesta di rinvio a giudizio della procura per presunte irregolarità nella contabilizzazione dei crediti deteriorati (Npl) nei bilanci del 2014 e 2015 e nel resoconto semestrale del 2016.
Ma perchè questa accusa?
Non si sa bene, queste ipotesi di reato spesso non sono supportate da nessun tipo di prova, è come se fossero indagati perchè lo Stato italiano gli ha dato i soldi ma è la politica a decidere a chi dare i soldi e a chi no, con il benestare di BCE MPS fu salvata perchè era ed è una banca sistemica.
Ne sapremo di più nei prossimi giorni di Giugno 2024
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