Riforma del lavoro entro settembre: ce lo chiede l’Europa

Ieri c’é stata la Festa della Repubblica italiana, festa che se in un futuro probabilmente non ci sarà più, se dopo tanti anni di studi e progetti si dovesse formare una federazione o unione di stati europei nel modello degli Stati Uniti.
Per il momento Unione Europea significa solo un unione economica e monetaria dei membri appartenenti, molti dei quali però non hanno aderito all’euro.
Resta il fatto che ogni stato dell’UE deve seguire i parametri che l’Europa consiglia in fatto di economia.
Vediamo quello che ci ha ‘consigliato’ a Noi italiani per i prossimi mesi.
Su questo si costruirà il Nostro prossimo futuro economico:

Le raccomandazioni economiche UE per l’Italia:

  1. Slittamento strutturale del pareggio in bilancio: avremo più tempo per riuscire ad andare in pareggio di bilancio, nel frattempo la politica potrà fare delle manovrine finanziarie ( come mettere nuove tasse o tagliare alcune spese) per riuscire a raggiungere il pareggio e non incappare in pesanti multe.
  2. Abbassare le tasse sul lavoro, aumentare le tasse sui consumi: si potrebbe fare tanto in questo campo: una diminuzione delle tasse sul lavoro ci sembra indispensabile, oltre che utile per rilanciare l’occupazione, ci sono invece sacche della nostra società che guadagnano ora, in tempo di crisi più di prima e ci sono dei beni non indispensabili che potrebbero essere ulteriormente tassati.
  3. l’UE non intende solo ‘piccoli ritocchi’, ma dice che l’Italia dovrebbe “trasferire il carico delle tasse dal lavoro ai consumi“, implicitamente ci dice quello che tutti sappiamo: le tasse sul lavoro sono diventate insopportabili per le aziende ed i lavoratori, e bisogna tagliarle in modo sostanzioso e andare a colpire chi ha i soldi da spendere, tassando appunto di più i consumi.
  4. Privatizzare: secondo la UE l’Italia dovrebbe fare un grande piano di privatizzazioni, nonché risparmiare sulla spesa pubblica in modo significativo e duraturo, una vera e propria grande riforma strutturale, insomma.
  5. Migliore gestione dei Fondi Comunitari: dalla UE vengono sovvenzionati milioni e milioni di euro all’Italia per progetti ed aiuti in generale, questi non vengono sfruttati al meglio ( in effetti molti di questi fondi nemmeno vengono sfruttati) , specialmente al Sud Italia.
  6. Riforma del lavoro: l’Italia dovrà presentare un dettagliato piano sulla riforma del lavoro entro settembre di quest’anno ( ad es. diminuzione delle tasse sul lavoro, aumento età pensionabile, più flessibilità)
  7. Finanziamenti alle scuole: dovranno premiare la ricerca e la qualità.
  8. Autorità dei Trasporti, di cui tanto si è parlato nel Nostro paese, dovrà essere operativa entro settembre secondo la UE: “garantire la pronta e piena operatività dell’Autorità di regolazione dei trasporti entro settembre 2014; approvare l’elenco delle infrastrutture strategiche del settore energetico e potenziare la gestione portuale e i collegamenti tra i porti e l’entroterra“.

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Scrivo di economia, finanza, lavoro, pensioni e tasse su vari siti, dove ho collaborato dal 2007, quando si è avvicinato al mondo del web.

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