Rottamazione cartelle Esattoriali 2018: scadenze, istruzioni e guida completa

Il Governo con la legge di bilancio 2018, ha deciso una proroga della rottamazione cartelle esattoriali: ecco quali sono le scadenze, quali cartelle dell’Agenzia Entrate Riscossione sarà possibile pagare, senza ulteriori interessi la rottamazione cartelle esattoriali bis.
Prima però guardiamo perchè è stata fatta la prima rottamazione cartelle esattoriali: Equitalia chiude, ed ora c’è la possibilità di rottamare le Cartelle di Equitalia, ma come si fa, conviene a chi già sta pagando? Si parte con una delle novità più attese dai contribuenti: la rottamazione delle cartelle Equitalia. Si avvia un percorso che poterà al cambio di nome dell’ente preposto alla Riscossione. Il prossimo anno ci sarà “Equienetrate”. In queste ore si entra nel vivo della rottamazione. Vediamo come fare per sgravare le cartelle da sanzioni e interessi.

Rottamazione cartelle esattoriali da 4.2 miliardi di euro

Il Governo da questa mini sanatoria conta di ricavare 4.2 miliardi di euro. Il 60% del potenziale interessato dalla rottamazione (all’incirca 51 miliardi di euro) riguarda ruoli di provenienza dell’Agenzia delle Entrate. All’incirca il 21% è di competenza dell’Inps. Se si aggiunge la quota spettante all’Inail, alla cancellazione dei ruoli sono interessati all’incirca 42.5 miliardi.
I soggetti debitori che rientrano nella rottamazione cartelle esattoriali, sono per il 38,2% persone fisiche. Il 23,5% è rappresentato da contribuenti con un’attività economica (impresa o professione) e il restante 38,3% è rappresentato da società. Il Governo Renzi stima un gettito sul 10% dell’importo non ancora riscosso, quindi ad un ammontare di 4.2 miliardi di euro.

Moduli per chiedere la Definizione Agevolata della cartella

L’Italia è un Paese di moduli. Guai a parlare di semplificazione, Il contribuente non accederà in automatico alla rottamazione ma dovrà chiedere la “Definizione Agevolata della cartella”. Il modellino è ricavabile dal sito www.gruppoequitalia.ito reperibile già stampato presso gli sportelli di Equitalia.
Il modello DA1 debitamente compilato dovrà essere consegnato o spedito via email o via pec agli indirizzi indicati (allegando la copia di un documento di identità). Con l’opzione pec si abiliterà Equitalia a notificarci gli atti presso la posta elettronica certificata. In seguito bisognerà attendere per sapere se la richiesta è stata accettata.

 Rottamazione cartelle Esattoriali 2018: scadenze, istruzioni e guida completa

ROTTAMAZIONE CARTELLE ESATTORIALI 2018, LA SANATORIA DELLE CARTELLE BIS

Come dicevamo sopra, con la legge di Bilancio 2018, nell’ottobre 2017 con il Decreto Legge n. 148 del 2017,   il Governo Gentiloni ha dato il via alla rottamazione delle cartelle esattoriali bis, una sanatoria che riguarda migliaia di contribuenti italiani.
Innanzitutto va detto che il termine Equitalia non si userà più. Questa agenzia di riscossione tributi statale non esiste più, è stata trasferita direttamente presso l’Agenzia delle Entrate, prendendo il nome di Ufficio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate.

Quali cartelle si possono rottamare: 

Le cartelle esattoriali che sono state notificate dal 1° Gennaio 2017 al 30 settembre 2017

Entro quanto tempo si può fare domanda per avere la cartella esattoriale rottamata:

Il termine ultimo per cui fare la domanda è il 15 Maggio 2018

Come posso pagare una cartella esattoriale rottamata:

Potrò pagarla in una unica soluzione, oppure con un massimo di 5 rate così distribuite:
  1.  rata:         luglio 2018
  2.  rata:        agosto 2018
  3.  rata:   settembre 2018
  4.  rata:       ottobre 2018
  5.  rata:      febbraio 2019

Rientra anche chi non è in regola con la prima rottamazione delle cartelle esattoriali:

Chi ha fatto domanda per la 1a sanatoria delle cartelle esattoriali, cioè chi ha iniziato i pagamenti, ma poi ne ha saltato qualcuno, potrà nuovamente rifare la domanda e rientrare in questa nuova sanatoria.
Si tratta di quei debitori che non hanno pagato le rate del debito dei mesi di Luglio e Settembre 2017.
Questi debiti, li potranno pagare entro il 31 Maggio 2018.
Si tratta per loro dell’ultima possibilità di rientrare nella prima sanatoria , dopo di che, su queste rate si inizieranno a conteggiare tutti quegli interessi passivi finora ‘abbonati’

Le cartelle per cui si chiede la rottamazione

Nel compilare la domanda il debitore deve indicare le cartelle per cui chiede la revisione e il loro relativo importo. Si può presentare domanda di rottamazione per tutte le cartelle non ancora pagate comprese tra gli anni 2000 e 2015, anche di altri enti concessionari. Si potrà chiedere la rottamazione anche delle cartelle su Iva non versata e multe stradali.

I tempi

Il termine massimo per presentare la domanda è il 23 gennaio 2017. Il 24 aprile, il soggetto che prenderà il posto di Equitalia, comunicherà l’importo totale dovuto e le singole rate, con la data di scadenza di ciascuna. Si riceveranno per posta presso il domicilio indicato i bollettini. Sarà possibile anche pagare agli sportelli o autorizzare un addebitosu conto corrente bancario. Con quest’ultima soluzione si consente ad Equitalia di procedere in automatico al recupero delle somme.

Le rate

La Definizione Agevolata sarà rateizzabile o pagabile in un’unica soluzione. La dilazione massima è di 4 rate. Le prime rate 2 saranno di un terzo della somma totale; le altre 2 pari a un sesto. Le prime 3 rate vanno saldate entro il 15 dicembre 2017, la quarta entro il 15 marzo 2018. Il pagamento a rate è sottoposto a relativi interessi.

La rinuncia ai contenziosi

Aderire alla rottamazione presenta i suoi svantaggi. Chi chiede la Definizione Agevolata della cartella si impegna a rinunciare ad eventuali procedimenti aperti di fronte alle commissioni tributarie. Si deve assumere un impegno scritto a non procedere a contestazioni e liti sulle cartelle per cui si chiede il ricalcolo. In questo caso è preferibile affidarsi ad un valido professionista per stabilire se “il gioco vale la candela”.

Rottamazione cartelle Esattoriali 2018: scadenze, istruzioni e guida completa
Ormai Equitalia era vista come uno strozzino dalla maggior parte degli italiani
La decisione del Governo Renzi di rottamarla è stata coraggiosa, ma utile.

Nuove scadenze

Inoltre chi “rottama” è sottoposto a vincoli precisi rispetto alle scadenze indicate dal concessionario. Non si potrà saltare alcuna rata altrimenti il beneficio verrà sospeso e il contribuente dovrà pagare le rate come stabilito prima della rottamazione. Si troverà di nuovo le sanzioni e interessi, senza sconti. Tutt’altra cosa che il “Fisco amico” promesso dal Governo Renzi.

Definizione Agevolata per chi sta pagando

Il contribuente che sta versando delle rate potrà chiedere di essere ammesso alla rottamazione. Se verrà accettata la sua richiesta, l’importo agevolato riguarderà soltanto la quota restante. Solo su questa verranno cancellati interessi e sanzioni. Quanto già versato non potrà essere recuperato. Si tratta di un punto molto criticato in quanto chi già sta pagando viene penalizzato rispetto a chi ancora non ha versato un centesimo.

Il consiglio è di valutare la propria posizione con un consulente di fiducia e avere a monte la certezza di potere onorare l’impegno assunto con Equitalia, altrimenti si incorre nel rischio di perdere il beneficio e rimanere con il debito.

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