Tassazione Rendite Finanziarie, Capital Gain, Plusvalenze

Quante tasse devo pagare sulle azioni e a quanto ammonta la tassazione sulle rendite finanziare sugli investimenti oggi in Italia?
Quanto il fisco mi trattiene di un dividendo delle azioni?
Devo usare l’IRPEF per pagare le imposte sulle rendite finanziarie?
I risparmiatori italiani che investono nei titoli azionari devono fare i conti con un inasprimento della tassazione fiscale delle azioni quotate nei mercati regolamentati possedute da persone fisiche.
Fino al 2014 la tassazione italiana era pari al 12,50%. Attualmente la tassazione sulle rendite finanziarie è del 26%per effetto del Decreto Legge N. 66 del 2014 (Governo Renzi). Ciò riguarda sia le plusvalenze determinate dalla vendita, sia quando avviene lo stacco del dividendo.
I dividendi sono le quote di utili che una società liquida ai propri azionisti cioè la remunerazione del capitale investito dai titolari della società e dai risparmiatori. La normativa fiscale italiana vigente distingue in base a 2 elementi: l‘ubicazione della societàche eroga i dividendi e la percentuale di partecipazione posseduta dal socio.

Tassazione rendite finanziarie capital gain: dividendi ed azioni

Per rendersi conto del meccanismo di tassazione di azioni e dividendi bisogna tenere presente il concetto di partecipazione cioè se il socio/azionista è titolare di una quota del capitale o partecipazione qualificata o non qualificata. La partecipazione qualificata e la partecipazione non qualificata sono distinzioni applicate nel diritto societarioe attengono la quota percentuale di capitale (partecipazione) detenuta; il diritto ad esercitare il proprio voto nell’assemblea dei soci che questa partecipazione conferisce.

La normativa societaria prevede diverse percentuali di quota capitale e diritto di voto a seconda che si faccia riferimento alle società quotate o meno in Borsa.

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Tassazione delle rendite finanziarie: la localizzazione

La tassazione varia in base alla localizzazione della società della quale si posseggono partecipazioni azionarie. L’Italia penalizza i dividendi corrisposti da società che producono utili in “Stati a fiscalità privilegiata”. Punta a favorire chi investe in azioni di società italiane e/o in Paesi con fiscalità non privilegiata. L’interesse del Fisco naturalmente è fare cassa il più possibile. In questo modo “scoraggia” gli investitori che vogliono puntare sulle azioni e li indirizza verso altre soluzioni di risparmio come i titoli di Stato.

Tassazione rendite finanziarie: meccanismo e aliquota

Una volta definito il quadro che regola la tassazione, si può entrare nel dettaglio del sistema di tassazione e verificare quali aliquote vengono applicate in base alle casistiche.
  • Per i dividendi distribuiti da società residenti e ottenuti da partecipazioni qualificate, la tassazione applicata è legata al soggetto che ne beneficia. Base imponibile pari al 49,72% (esenzione del 50,28%) per le persone fisiche titolari o non titolari di partita IVA e le società di persone. Su tale base imponibile verranno applicate le aliquote IRPEF ordinarie.
  • Base imponibile ammontante al 5% (esenzione del 95%) per le società di capitali
  • Nel caso dei dividendi distribuiti da società residenti e derivanti da partecipazioni non qualificate, la tassazione da applicare è comunque legata al soggetto che riceve i dividendi. Ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 26% per le persone fisiche non titolari di partita IVA. Il contribuente persona fisica non dovrà annotare alcunché nella dichiarazione dei redditi in quanto è la società che esegue e versa la ritenuta d’acconto.
  • Base imponibile ammontante al 49,72% (esenzione del 50,28%) per le persone fisiche titolari di partita IVA e le società di persone. Su questa base imponibile verranno applicate le aliquote IRPEF ordinarie.
  • Base imponibile del 5% (esenzione del 95%) per le società di capitali. In questa casistica l’esenzione è totale se la società sceglie il regime di trasparenza con la tassazione in IRPEF diretta ai soci.

Società non residenti: meccanismo e aliquota

La tassazione cambia se i dividendi sulle azioni o le quote vengano distribuiti da aziende non residenti, ma che hanno sede in Stati a fiscalità privilegiata ex Paesi black list. Sia i dividendi relativi a partecipazioni qualificate che non qualificate partecipano alla composizione del reddito cumulativo del cittadino soggetto IRPEF o IRES per il 100% del loro totale.
La non applicazione del regime di totale imponibilità dei dividendi su azioni provenienti da società residenti in territori a fiscalità privilegiata non opera in 2 casi: per effetto dell’applicazione dell’articolo 167, comma 1, del TUIR cioè della regola del CFC-Controlled Foreign Companies; se si applica l’articolo 167, comma 5, del TUIR cioè in caso di ammissibilità dell’interpello.

Possibili nuove tasse in arrivo

Con lo scopo di fare cassa l’Italia potrebbe varare una nuova tassa che colpirebbe i risparmiatori che puntano sulle azioni, la cosiddetta tassa peril trading su azioni e derivati. I Paesi dell’Unione Europea lavorano ad un’intesa per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) che già esiste, ma che modificherebbe i livelli di speculazione che contraddistinguono i mercati finanziari.

Manco a dirlo nella lista ci sarebbe anche l’Italia! Ecco di seguito i Paesi interessati.

  • Italia
  • Francia,
  • Germania,
  • Spagna,
  • Portogallo,
  • Grecia,
  • Austria,
  • Belgio,
  • Slovenia
  • Slovacchia.

Tassazione Piani individuali di risparmio l’investimento esente da tasse:

Si chiamano Piani Individuali di Risparmio, o PIR e sono un nuovo strumento finanziario uscito nel 2017 grazie ad un’idea del Governo italiano.

In pratica sono degli strumenti finanziari ( fondi azionari o obbligazionari o bilanciati)  legati a medie aziende italiane di comprovata solidità che però ancora non sono entrate in Borsa a pieno titolo e che hanno bisogno di finanziamento.

Si possono acquistare PIR fino a 30 mila euro per ogni risparmiatore e sono esenti da tasse, completamente. Non pagano cioè quella ritenuta del 26% alla fonte sul rendimento annuo che pagano gli altri strumenti finanziari diciamo “privati” come azioni ed obbligazioni private.

Ecco un esempio di questa nuova interessantissima possibilità di investimento per piccoli risparmiatori:

Tassazione Piani individuali di risparmio l'investimento esente da tasse

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Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Scrivo di economia, finanza, lavoro, pensioni e tasse su vari siti, dove ho collaborato dal 2007, quando si è avvicinato al mondo del web.

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