Come posso controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate? Avere un debito con l’Agenzia delle Entrate è una situazione nella quale nessuno vorrebbe mai trovarsi.
Come controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate Riscossione? È possibile scoprire se si è morosi nei confronti dello Stato e e si deve pagare qualcosa.
Normalmente se si hanno dei debiti con l’Agenzia delle Entrate arriva una cartella esattoriale. Cosa accade se la cartella non arriva?
Ecco come si fa a sapere se si devono pagare dei debiti all’Agenzia delle Entrate e quanto tempo si ha per farlo.
Cosa sono i debiti con l’Agenzia delle Entrate
Spesso si sente parlare di debiti con Equitalia, ma Equitalia non esiste più, oggi si chiama Ufficio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate. Come faccio a capire se mi riguardano e quali sono i debiti?
Innanzitutto, prima di chiarire come controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate riscossione, è bene fare una differenziazione. L’Agenzia delle Entrate e Equitalia non sono la stessa cosa, anche se molte persone pensano che sia così.
Equitalia era una società per azioni partecipata al 51% e 49%. I due unici azionisti sono proprio l’Agenzia delle Entrate e l’INPS. Equitalia era specificamente la società che si occupa del recupero crediti tramite l’emissione delle cartelle esattoriali. È l’ufficio che, diciamo, fa il “lavoro sporco” andando a recuperare credito dalle persone morose.
Il debito, però, non si ha fisicamente con Equitalia, ma con l’Agenzia delle Entrate, cioè con lo Stato.
Anche la natura dei debiti va specificata. Di solito non si hanno con l’Agenzia delle Entrate veri e propri debiti dovuti dal prestito di denaro a credito. Le morosità riguardano più che altro mancati pagamenti di alcune somme legate ad enti pubblici come ad esempio:
- tasse non pagate
- multe non pagate
- imposte non pagate
Tutti i debiti con la nuova Equitalia , cioè l’ufficio Riscossione dell’Agenzia delle Entrate quindi, sono debiti con enti pubblici. L’Agenzia delle Entrate, tramite Equitalia, si fa promotrice del recupero del denaro mancante.
Cosa succede se ho un debito con l’Agenzia delle Entrate?
Capire come controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate riscossione non è semplice.
Bisogna, però, anche comprendere cosa accade quando si ha un debito accertato. Inizialmente vengono recapitate a casa del cittadino debitore quelle che si chiamano cartelle esattoriali. Grazie a queste cartelle il cittadino scopre di dovere dei soldi all’Agenzia delle Entrate per la Riscossione, e si attiva per il pagamento.
Le modalità di pagamento sono molto semplici. Alla cartella esattoriale di norma viene allegato un RAV che è possibile pagare in banca o presso gli sportelli postali. Ovviamente i pagamenti si possono effettuare anche in home banking, o tramite bonifico se si risiede all’estero.
La cartella esattoriale non è l’unico modo per pagare. Se dopo alcuni solleciti il cittadino non ha ancora pagato il suo debito, è possibile che intervenga il metodo del pignoramento. Il pignoramento consiste nella sottrazione di un bene materiale a risarcimento delle cifre non pagate, oppure nell’impedimento all’uso di un bene per il quale non si è saldato il conto. Questo è il caso del pignoramento della casa, che avviene quando si è indietro con le rate del mutuo e la banca richiede indietro l’immobile per farne un bene capitalizzabile. In questi casi alla famiglia viene notificato lo sfratto.
I beni non pignorabili
Ci sono, ovviamente, dei beni che non sono pignorabili anche se si hanno debiti con l’Agenzia delle Entrate. Questi beni sono, ad esempio:
- beni di prima necessità (come mobili, vestiti, biancheria, elettrodomestici indispensabili)
- derrate alimentari e di sopravvivenza nella dose utile per un mese di vita
- oggetti di valore affettivo o religioso
- beni privati (come la corrispondenza, i ritratti, i quadri a meno che non siano di estremo valore oggettivamente riconosciuto)
- animali domestici.
La casa può salvarsi dal pignoramento con dei piccoli accorgimenti. Se la famiglia non ha nessun altro immobile intestato e il membro che possiede quell’immobile ha fissato la sua residenza lì, allora la casa non può essere pignorata.
Come controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate riscossione?
Tutte le casistiche citate sopra riguardano i debiti con l’Agenzia delle Entrate che vengono notificati con cartella esattoriale ed eventualmente ignorati.
Molte volte, però, può accadere che la burocrazia degli uffici statali si inceppi. Negli ingranaggi molte cartelle esattoriali non vengono mai notificate e quindi il debitore non sa di trovarsi in questa situazione.
Dal momento che una cartella non notificata equivale a una cartella ignorata, e con essa i suoi solleciti, le sorprese possono essere spiacevoli. Magari ci si trova con beni mobili o immobili pignorati e non si sa neppure il perché.
Come controllare i debiti con l’Agenzia delle Entrate? Esistono delle procedure semplici che tutti possono fare da casa propria.
Bisogna innanzitutto controllare il proprio estratto conto debitorio online sul sito dell’Agenzia delle Entrate riscossione. Questo estratto conto contiene tutti gli eventuali debiti del cittadino nei confronti dello Stato. Esso è strutturato come un normale estratto conto della banca dal quale si possono vedere i propri movimenti.
Come controllare l’estratto conto dell’Agenzia delle Entrate online
Per scoprire se si hanno debiti basta connettersi al sito dell’Agenzia delle Entrate riscossione all’indirizzo www.agenziaentrateriscossione.gov.it/it/.
Da qui ogni cittadino può accedere all’area riservata inserendo le proprie credenziali per il sito se già possedute per lo svolgimento delle operazioni Fisconline. Alternativamente, si possono inserire le proprie credenziali del sito dell’INPS (cioè codice fiscale e Pin). Infine, si può usare una smart card preposta se precedentemente acquistata.
Cosa c’è scritto nell’estratto conto
Una volta entrati si possono vedere eventuali debiti.
Se si trova notificato un debito si troveranno le seguenti informazioni:
- numero di documento (che identifica in modo univoco la cartella esattoriale)
- descrizione del documento (che può essere una cartella esattoriale o meno)
- nome dell’ente creditore
- data di ricezione
- importo da pagare.
A partire da queste informazioni si possono ricavare i bollettini per pagare tutti i debiti.
di: Elena Pepponi
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