Abolizione IMU e Riforma Pensioni: ecco il Piano del Governo per rilanciare l’economia

Abolizione dell’Imu, riforma delle pensioni, sconto da Bruxelles di almeno dello 0,5 per cento del Pil e il rinvio di un anno del fatidico pareggio di Bilancio.

In queste 4 mosse, il piano B del Governo Renzi per la Legge di Stabilità.

Il problema più difficile da superare rispetto questo ‘piano per rilanciare l’economia‘, come tutti possiamo immaginare sono i soldi.

Dove troverà i soldi il Governo per i 5 miliardi di Imu, dove troverà i soldi il Governo per fare una manovra e dare la possibilità ai lavoratori di andare in pensione anticipatamente?

Abolizione IMU e Riforma Pensioni: ecco il Piano del Governo per rilanciare l'economia
Il ministro dell’economia Padoan

Aumento dell’IVA:

Si parla di aumentare l’IVA per almeno 15 miliardi di euro ( ma ancora quali tipo di Iva e di quanto saranno gli aumenti, non se ne parla).

Introdurre la flessibilità nel sistema previdenziale:

Sembra che sulle scrivanie del Premier Renzi e del Ministro dell’Economia Padoan, ci siano delle proposte di legge sulla flessibilità del sistema previdenziale.
In sostanza, si tratterebbe di andare in pensione in anticipo, calcolando la pensione attraverso i contributi versati e rinunciando al resto.

Il reddito minimo per molti, ma non per tutti:

Un’altra idea ( questa forse la meno condivisa) é quella di un reddito minimo per persone in cerca di lavoro e che hanno superato una certa età.
Oltre ad essere un’idea del Presidente INPS, il renziano Boeri, è stata anche una raccomandazione che la FMI ha fatto all’Italia solo poche settimane fa’.
Abolizione IMU, un’altra ‘fregatura’ per i padroni di casa?
Anche l’abolizione dell’IMU sulla prima casa lascia perplesse molte persone e tanti si dicono del tutto contrari.
Se è vero che l’abolizione dell’IMU faràù felici oltre 20 milioni di proprietari di casa, questa poi non si trasformerà in un’altra tassa, come la Local Tax?

Lo sconto sul PIL:

Tutte queste proposte che sono state fatte dal Ministro per l’Economia, in nome anche del PD e di Renzi, andrebbero sicuramente a farsi benedire se Bruxelles non approverà uno ‘sconto sul PIL’ che l’Italia ha chiesto, cioé un rinvio del pareggio di Bilancio al 2016 invece che per il 2015, il Ministro ha chiesto uno ‘sconto’ dello 0,5%.

Chissà che ne pensa la BCE dei saldi di fine stagione….

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