Imposta di Bollo e Tassazione Buoni Fruttiferi Postali

La tassazione sui Buoni fruttiferi postali è avvantaggiata rispetto altre rendite finanziarie, mentre l’Imposta di bollo è praticamente la stessa.  Gli italiani sono un Popolo di grandi risparmiatori. Anche in tempi di crisi, il cittadino medio riesce ad accantonare delle somme, ma a volte le tasse sugli investimenti li rendono poco convenienti, visti i bassi rendimenti di questi ultimi, in generale. La condizione economica attuale non è delle migliori per qualsiasi tipo di investimento soprattutto se comporta dei rischi consistenti. Così si opta sempre di più su formule meno redditizie ma più garantite come sono i buoni fruttiferi postali. Si tratta di strumenti di risparmio in cui i rischi sono piuttosto limitati a fronte di un rendimento basso.

Bfp: vantaggi sul piano della tassazione

I buoni fruttiferi postali (QUI) sono soggetti a tassazione del 12,50% proprio come la tassazione delle obbligazioni di Stato italiane (QUI) e diversa da quella dei Fondi Comuni
Una cifra non certo modesta, ma più favorevole rispetto ad altri prodotti dove viene applicato il 26% (conti deposito) e il 20% (conti correnti). I Bfp sono emessi da Cassa Depositi e Prestitie vantano la garanzia dello Stato Italiano.
Il prezzo dei buoni postali non è soggetto ad oscillazione. Sono nominali. I titoli di Stato, invece, variano sul mercato e la loro quotazione è soggetta giornalmente a rialzi o ribassi.

I buoni postali rendono meno rispetto ai Bot in virtù del rischio. I buoni delle Poste Italiane sono ritenuti più “sicuri” rispetto ai titoli di Stato (soggetti alla stessa tassazione dei Bfp) e gli interessi maturati sono minori.

Imposta di Bollo e Tassazione Buoni Fruttiferi Postali

Buoni postali: consulenza in loco

Gli uffici di Poste Italiane sono dislocati in Città e piccoli centri, aperti anche al sabato mattina e per l’intera giornata fino alle 19. Sono presenti in periferia come in centro. Questa presenza in loco contribuisce alla popolarità dei Buoni Fruttiferi Postali. I clienti più avanti negli anni hanno instaurato un rapporto fiduciario con l’addetto postale di zona.

LEGGI ANCHE : >>> —Imposta di bollo su Conto Corrente – Imposta di bollo su investimentiImposte sui Titoli di Stato Esteri

Facilità di sottoscrizione

La diffusione del web ha portato vantaggi anche sul fronte della sottoscrizione dei bfp. Non è più obbligatorio andare personalmente presso uno degli uffici di Poste Italiane per acquistare i Buoni Fruttiferi Postali. E’ sufficiente essere titolari di un conto corrente BancoPosta online o BancoPosta Click e si può procedere all’acquisto in forma dematerializzata. Gli importi sono da 50 euro e multipli.

Bfp dematerializzati: non c’è il rischio prescrizione

I buoni dematerializzati hanno il vantaggio di non incorrere nel rischio prescrizione. Alla scadenza naturale vengono, infatti, direttamente accreditati sul rapporto finanziario al quale sono “agganciati”. Mentre i buoni cartacei avevano il “limite” di essere soggetti a prescrizione con il rischio che finissero nelle casse dello Statose non incassati in tempo.

Tipologie di buoni postali

I bfp si dividono in cartacei o dematerializzati (sottoscritti online) e prevedono anche un’eventuale cointestazione. Il rendimento di questo prodotto varia. Può fisso crescente o fisso con una quota variabile o solamente fisso. Variano anche le scadenze. Quelli a breve termine(buoni a 18 mesi) non sono molto profittevoli. Il rendimento migliora, invece, se i buoni sono a lungo termine come i buoni ordinari che hanno una scadenza a 20 anni. I buoni indicizzati all’inflazione sono sottoscritti con l’obiettivo di garantire l’adeguamento dei propri risparmi all’aumento del costo della vita.

Imposta di bollo e Tassazione Buoni Fruttiferi Postali

I bfp rientrano tra i prodotti di investimento e come tali sono assoggettati all’imposta di bollo nel momento in cui il loro cumulo supera la soglia dei 5 mila euro. L’importo dell’imposta ammonta al 2 per mille (0,2%) della somma che si detiene sotto forma di investimento.

Calcolare il rendimento

E’ possibile recarsi presso gli uffici postali ed ottenere un quadro attuale sui buoni sottoscritti. Oppure, per chi ha dimestichezza con il web, può collegarsi sul portale di Poste Italiane e ottenere il calcolo degli interessi e del valore dei Bfp posseduti.

Tassazione Buoni Fruttiferi Postali, i Bfp sono convenienti?

La risposta è un “ni”. I risparmiatori che sono poco avvezzi al rischio e che vogliono avere certezze possono pensare di optare sui Buoni Fruttiferi Postali. Rendimento scarso ma certo. Chi, invece, ha voglia e capacità, può puntare su altri prodotti di investimento.
I Buoni sono sicuri in quanto garantiti dallo Stato Italiano (remota l’ipotesi di un fallimento delle istituzioni italiane). L’investimento è sempre disponibile. La somma investita si può svincolare in qualsiasi momento senza ottenere meno del capitale investito. I Bfp come detto usufruiscono di agevolazioni fiscali (tassazione al 12,50%). Il prodotto postale non ha costi di gestione come nel caso dei fondi pensione e delle polizze vita.

Questa modalità di investimento non presenta solo vantaggi. I Bfp hanno un rendimento davvero scarso. Il rendimento è pari quasi a zero se li si utilizza come investimento a breve termine. Per fruttare bisogna tenerli vincolati per lunghi periodi senza potere disporre della somma.

Per altre notizie su Tasse, imposte, economia e finanza,  seguici qui

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Scrivo di economia, finanza, lavoro, pensioni e tasse su vari siti, dove ho collaborato dal 2007, quando si è avvicinato al mondo del web.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *