IMU TASI 2022 Chi la Paga, Scadenza,

IMU e TASI 2022 , chi deve pagare? Le imposte sulla casa creano non solo difficoltà economiche ai contribuenti, ma anche burocratiche; ogni anno cambiano aliquote, conteggi, scadenze,  quando sarà la scadenza TASI 2022? Quando dovrò pagare l’IMU 2022?

Di seguito troverete che ci sarà un buon numero di novità nel 2022, derivante da un nutrito numero di emendamenti alla legge di Stabilità, che riguarda la modifica di alcune regole in materia di applicazione dell’IMU (Imposta Municipale Propria) e TASI (Servizi indivisibili)  e delle tasse su immobili in generale.

A partire dal 9 Novembre la commissione bilancio del Senato ha iniziato l’esame degli oltre 3.500 emendamenti (3.563 per la precisione) riguardanti modifiche alla legge di stabilità.
L’obiettivo della commissione Bilancio è quello di concentrare i lavori su alcuni punti focali in modo da chiudere il tutto entro il 20 Novembre, data in cui il provvedimento dovrebbe essere passato alla Camera dei Deputati per l’esame della manovra.

Passato il mese di Giugno, dove si è provveduto a regolare gran parte delle scadenze fiscali, almeno per le prime rate, cerchiamo di puntualizzare quanto potrebbe avvenire nel 2022 in riferimento a scadenze di IMU e TASI. Al momento non vi sono ancora indicazioni ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate.

IMU e TASI 2022 chi deve pagare

L’IMU rappresenta la tassa sugli immobili che ha fatto la sua comparsa ufficiale durante il Governo Monti. Introdotta nel decreto Salva Italia, torna ad applicare un’imposta sulle abitazioni degli italiani siano esse private, sia commerciali (uso commerciale). Ricordiamo che durante il Governo guidato da Berlusconi l’ICI era stata soppressa.

Essendo un’imposta che colpisce indifferentemente dall’utilizzo, essa colpisce sia le abitazioni domestiche, sua quelle ad uso commerciale (negozi, capannoni etc.), ed anche i terreni. Una delle novità che l’IMU ha portato è la sua applicazione anche agli immobili religiosi non destinati ad utilizzo principale per il culto, così come avviene per gli immobili appartenenti ad associazioni no profit che in precedenza godevano dell’esenzione della tassa sulla casa.

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Aliquote IMU

Le aliquote IMU, anche per il 2022, saranno fissate da apposita delibera comunale, sulla base di criteri base nazionali, e quindi l’imposta è variabile da una amministrazione comunale all’altra.

Sino allo scorso 30 Giugno i contribuenti che non avevano pagato IMU (e anche TASI), o che avessero versato meno del dovuto, erano ammessi a sanare la posizione con ravvedimento operoso (maggiorazione dello 0,1% su ogni giorni di ritardo rispetto alla scadenza del 16 Giugno). Il saldo vi sarà (50%) per entrambe le tasse, durante il mese del prossimo di Dicembre.

Lo scorso primo Luglio è terminato, quindi, il ravvedimento sprint, ma esiste anche un ravvedimento breve (dal giorno quindicesimo al trentesimo), pagando entro il 16 Luglio una maggiorazione dell’ 1,5%. Dopo il giorno trentesimo si sale all’ 1,67% con massima applicazione sino al giorno novantesimo. Il contribuente che non sana la propria posizione entro tale termine può fruire del ravvedimento lungo al 2 Luglio 2022 con sanzione del 3,75%.

Volendo azzardare previsioni in merito all’anno 2022, possiamo supporre che i termini non vadano a cambiare, in quanto per lo Stato italiano, a dispetto delle considerazioni dei contribuenti, le scadenze non hanno presentato particolari problematiche.

TASI che cosa è

La TASI rappresenta la tassa sui servizi indivisibili: è una nuova imposta comunale sorta dalla legge di stabilità dell’anno 2014. La stessa si riferisce ai servizi comunali ‘offerti’ alla comunità: ad esempio l’illuminazione comunale, la manutenzione delle strade etc.

Individuiamo chi è il soggetto passivo (chi deve pagare la TASI). Soggetto passivo, tenuto al pagamento dell’imposta, non è solo il proprietario a qualunque titolo di un fabbricato (abitazione principale inclusa, così come le aree edificabili), ma anche l’affittuario (a qualsiasi titolo). La legge, in maniera fortemente impositiva, afferma che se una unità immobiliare è occupata da soggetto diverso dal proprietario, vi sono due posizioni tributarie differenti: una per l’occupante, l’altra per il proprietario. Questa la legge. Si è passati poi ad una rettifica che vede l’occupante tenuto al pagamento di una quota (della TASI totale) tra il 10 ed il 30% (Regolamenti comunali da verificare).

La legge n.208 del Dicembre 2015 (Legge di Stabilità 2016) ha completamente abolito la quota a carico degli occupanti/inquilini nel caso di occupazione di immobile destinato ad abitazione principale, immobili di lusso esclusi.

Questo ha rappresentato una modifica di ‘giustizia’ sociale.

Scadenze IMU e TASI 2022

Come sopra ricordato, la scadenza per IMU e TASI 2022 si è concentrata come prima rata nel mese di Giugno (16 Giugno). Il saldo è fissato al 16 Dicembre. L’acconto di Giugno 2022 sarà uguale al 50% dell’imposta e dovrà essere versato con le aliquote valide per il 2021 (salvo rettifiche a venire da parte degli organi competenti). È ammesso, e ben accetto ovviamente, il versamento intero dell’importo dovuto in una sola rata. Il saldo di Dicembre sarà pari al rimanente 50%, con scadenza massima il 18 del mese (il 16 Dicembre sarà sabato). Non vi sono ancora modifiche anche per tale aspetto per il 2018, e nel silenzio generale, le scadenze andranno ad essere ricalcate similmente per il nuovo anno.

In merito ai conteggi della TASI per le seconde case, parimenti al 2021, ed in proiezione per il 2023, non pagheranno la TASI i proprietari di una prima casa. Qualora vi siano componenti del nucleo familiare che vivono in immobili diversi, l’esenzione spetterà ad uno, ed un solo soggetto. Esenti sono anche tutte le pertinenze relative alla prima abitazione. In tema di aliquote, ogni amministrazione comunale potrà decidere se mantenere quelle maggiorate del + 0,8% dello scorso anno, ed in proiezione similmente per il 2022, ma potrebbero anche rivederle al rialzo.

La normativa IMU vede confermata l’esenzione della sua applicazione sulla prima casa, salvo che siamo in presenza di abitazioni signorili (codici catasto A/1, A/8, A/9). Per la categoria A/9 – palazzo di rilevante valore storico od artistico -, l’aliquota rimane allo 0,4% con previsione di conferma per il 2022. Ogni Amministrazione comunale è libera, tuttavia, di mettere mano alle aliquote di anno in anno, potendo ridurle, ma non aumentarle.

Alcune tipologie di esenzioni IMU non variate ad oggi, e valide per il 2022.

La legge stabilisce i casi in cui l’immobile destinato, od assimilato ad abitazione principale sia esente dal pagamento della tassa. Ecco alcuni esempi:

  • . abitazioni assegnate al coniuge ove vi sia separazione;
  • . alloggi sociali, così come stabilito dal decreto 22/4/2008 del Ministro delle Infrastrutture;
  • . abitazione di soggetti (cittadini) residenti all’estero, con iscrizione all’AIRE effettuata, ed immobile non locato, nè destinato a comodato;
  • . abitazioni di soggetti anziani, o appartenenti a disabili ricoverati in strutture di cura, con assenza di locazione a terzi, salvo precisazioni delle rispettive amministrazioni comunali.

Per i residenti all’estero, e proprietari di immobili in Italia, come detto, se sussiste iscrizione all’AIRE, vi è esenzione o agevolazione di pagamento (il discorso valido quest’anno per IMU e TASI non è ancora cambiato per il 2022. Questo il criterio di massima essendo le amministrazioni comunali libere di differenziarsi le une dalle altre).

L’articolo 9bis della legge 23/5/2014 n.80 ha previsto, a partire dal 2015, che debba essere considerata come adibita direttamente ad abitazione principale, una ed una sola unità immobiliare da parte di cittadini italiani non residenti in Italia ed iscritti all’AIRE (a condizione che la stessa non risulti locata o ceduta in comodato).

Sempre la legge 80 del 2014, in ambito TASI, stabilisce una riduzione (- 2/3) per gli immobili che fruiscono di esenzione IMU da parte di pensionati iscritti all’AIRE. Tale previsione è invariata anche per il 2022

Pertanto si opererà una selezione degli emendamenti con l’obiettivo di concentrarsi sui “pochi temi e nuovi rispetto a quelli messi sul tappeto in commissione”.

Esenzione IMU e TASI 2022, chi ha diritto alle esenzioni delle tasse sugli immobili?

  1. Fra gli emendamenti più importanti vi è quello per il quale viene previsto che ai fini Imu e Tasi nel caso di soggetti separati che lasciano all’ex coniuge l’abitazione di cui sono proprietari, verranno comunque esonerati dal pagamento dell’Imu e della Tasi . Senza la previsione di un tale emendamento l’abitazione lasciata al coniuge sarebbe stata considerata seconda casa e pertanto assoggettata ad Imu e Tasi.
  2. Previsto inoltre che la cedolare secca con aliquota del 10 % sui contratti a canone concordato diventerà strutturale e pertanto non cesserà di esistere sino alla data del 2022.
  3. Stesso discorso anche per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito dai genitori ai figli o viceversa. I proprietari saranno esentati dal pagamento delle imposte a condizione che i soggetti conservino la propria residenza all’interno dell’abitazione.
  4. Un ulteriore emendamento presentato da Franco Mirabelli (Senatore PD) prevede che la cedolare secca al 10 % sugli affitti concordati abbia caratteri strutturali. I fondi per effettuare tale tipo di manovra si prevede di destinare 252 milioni di euro al Fondo per gli interventi di politiche strutturali a partire dal 2018.
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Pagamenti e scadenze IMU e TASI 2022.

  • Ricapitolando, quando dobbiamo pagare le tasse sugli immobili? Le scadenze dei pagamenti, dovrebbero ricalcare del tutto quelle dell’anno precedente

Fondatore di Economia Italia nel 2014, ha frequentato la Facoltà di Economia e Commercio presso l'Università di Perugia. Scrivo di economia, finanza, lavoro, pensioni e tasse su vari siti, dove ho collaborato dal 2007, quando si è avvicinato al mondo del web.

4 commenti

  1. Ho sempre pagato la cedolare secca del 20 % su un appartamento in affitto.Quest’anno è cambiato qualcosa ? Grazie

  2. Salve dovrei pagare l’imu seconda casa perché vivo all ‘estero e non sono pensionato, l’ho già pagata lo scorso anno,devo inserire gli stessi dettagli del fatturato dell’anno scorso?

  3. Devo pagare la Tasi anche se abito al estero e vengo solo un anno in ferie. Poi sono anche Pensionato
    Grazie aspetto qualche notizia

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